Il deputato leghista: "Se vuole continuare ad anteporre l'economia alla salute faccia pure, ma non lo chieda ai ticinesi"
TICINO – Una critica dietro l'altra. È quello che sta ricevendo il presidente di Swissmem Hans Hess, che in un'intervista alla SRF si è augurato che "il Ticino faccia un passo indietro. L'arresto completo non è nell'interesse della Svizzera, in quanto porterà dei problemi di fornitura in tutta la Svizzera". Dichiarazioni non digerite, tra i tanti, anche dal deputato leghista Daniele Caverzasio che nella mattinata di oggi ha inviato una lettera ad Hess che vi riportiamo integralmente.
"Egregio signor Hess,
Forse non sa ma in Ticino stiamo affrontando un’emergenza mai vista. Forse non sa ma nel nostro Cantone ci sono tanti malati e purtroppo molti hanno perso i propri genitori, i propri nonni, i propri amici. Forse non sa che abbiamo già dato abbastanza al Paese. Abbiamo già svolto il ruolo delle cavie o dei pionieri, come ci ha chiamato Berset durante la sua ultima visita a Bellinzona.
Per questo mi permetto di dirle che le sue dichiarazioni sono uno “schiaffo in faccia” a tutti noi e soprattutto agli operatori sanitari che sono impegnati nel loro lavoro con le difficoltà e i grandi sforzi che tutto il mondo gli riconosce. Sono donne e uomini che stremati vediamo anche piangere e il Ticino si commuove e si unisce di fronte a questi “eroi silenziosi”. Sono feriti anche nell’anima ma non mollano perché sanno che i loro pazienti e le famiglie lo sono ancora di più.
Con il nostro “fermarci” li aiutiamo in questa lotta e con i nostri applausi li ringraziamo. Se lei invece vuole continuare ad anteporre l’economia alla salute dei cittadini faccia pure, ma non lo chieda ai Ticinesi. Ci rispetti, e rispetti chi affronta la malattia con dignità e fermezza, rispetti chi ha scelto di fermarsi, anzi magari si fermi anche lei e pianga i nostri morti. Le assicuro signor Hess che noi lotteremo e ci rialzeremo con la consapevolezza di essere un popolo unito nella difficoltà e con l’orgoglio di non aver ceduto a pressioni economiche come la sua.
Insieme (non a lei) ce la faremo".
Daniele Caverzasio