La straordinaria e toccante testimonianza del medico geriatra di Moncucco Francesco Colella Albino: "Con lo sguardo provi a rassicurarlo ma sai che non sarà così...."
di Francesco Colella Albino*
È un malato che non avevo mai visto in 23 anni di carriera. Un malato che ha febbre tosse e stanchezza ma non ha l'aspetto di chi è quasi spacciato. È un malato, l'anziano Covid19, che ti guarda con sfida, con lo sguardo che vuol dirti" ho superato il fascismo e la guerra, mica morirò per un influenza!" e con lo sguardo provi a rassicurarlo ma sai che non sarà così....
Lo sai bene perchè satura 87% e ha una frequenza respiratoria di 35 /min ma lui non percepisce bene cosa sta accadendo. Non è un embolia polmonare, non è un edema polmonare. Lì il paziente anziano lo vedi " brutto", si agita, si lamenta, qui non sempre è così.
È un malato solo, senza parenti che gli possano tenere la mano o parlargli o ascoltarlo. È un malato in serie , con un quadro clinico laboratoristico e radiologico standard, dove a far la differenza è l'età e la presenza di altre malattie. Tu si , tu no, tu si , tu no .. devi stare bene per farcela.
È un malato l'anziano Covid19 dove il nostro ruolo di medici mai come ora ci richiama all' umanità, alla comunicazione con il paziente e soprattutto al contatto umano e comprensivo con i familiari. È un malato dove la nostra resilienza può salvare una vita e dove il nostro amore può aiutarne altre. A volte non riusciamo a farcela, corriamo per salvare un giovane e il nostro anziano che avevamo appena tranquillizato non ce la fa.
È un malato, è una malattia , che ci ha unito tutti, giovani medici e medici anziani, infermieri , tecnici.. tutti uniti contro un unico nemico che ci sta colpendo duro ma , non ci spezzerà. Non ci spezzerà perchè abbiamo ritrovato l'umanità, che va oltre le conoscenze , la tecnologia, i farmaci ma che accomuna tutti noi che amiamo dal profondo il nostro lavoro. Questo è il malato anziano Covid19.
*Medico geriatra della Clinica Moncucco