CORONAVIRUS
Coronavirus in Svizzera, l'aggiornamento da Berna: "Presto per cantare vittoria. Siamo a metà strada"
Le autorità federali hanno aggiornato la popolazione. Koch: "La situazione sembra stabilizzarsi. L'appello è quello di continuare a seguire le misure"

BERNA – Le autorità federali hanno aggiornato oggi la popolazione sull'emergenza coronavirus in Svizzera. All'incontro formativo hanno preso parte il capo della Divisione malattie trasmissibili dell'Ufficio Federale della sanità pubblica Daniel Koch, il responsabile del Centro di gestione della crisi Hans-Peter Lenz, il presidente della Conferenza cantonale dei comandanti di Polizia Stefan Blättler e il brigadiere Raynald Droz.

I punti salienti della conferenza: 

"Presto per cantare vittoria"

Koch: "È presto per gridare vittoria, anche se la situazione sembra stabilizzarsi. Il numero dei decessi continua a essere notevole. Il nostro appello alla popolazione è quello di continuare a seguire le norme igieniche"

Rimpatri al culmine

Lenz: "Il rimpatrio di cittadini svizzeri dall'estero ha già raggiunto il culmine. La maggioranza è riuscita a tornare. Sono stati effettuati 21 voli di rimpatrio".

Eventi privati non vietati

Blättler: "La popolazione ha capito l'urgenza delle misure. La presenza della Polizia è stata rinforzata ovunque e lo sarà pure durante le vacanze pasquali. Chiaramente non è possibile sbarrare tutte le strade, ma alcuni accessi possono essere chiusi. Una precisazione: gli eventi privati, come le grigliate,  non sono vietati, ma vige il divieto di assembramento oltre le cinque persone.

Il coronavirus non va in vacanza

Dorz: "L'Esercito continua a mantenere alta l' attenzione: sette giorni su sette. Il virus non va in vacanza per Pasqua. Noi rimaniamo attivi. Per le reclute è un sacrificio non vedere le loro famiglie, ma sono consapevoli che la scelta migliore è rimanere in Caserma".

"Strade chiuse? Soluzione possibile"

Lenz: "La chiusura delle strade dipende dalle situazioni. Useremo buon senso, ma se ci sono troppe automobili o persone in giro che non rispettano le misure, allora è una soluzione possibile".

"Le misure verranno allentate"

Koch: "Presto per pensare alla normalità? È il Consiglio Federale che deve dirlo. Gli indizi, però, sono chiari: le misure verranno allentate, pur evitando il rischio di una seconda ondata. Ci sarà da lavorare sul periodo dopo il 19 aprile e dovremo chinarci sulla questione in maniera ordinata". 

I casi nell'Esercito

Dorz: "Nell'Esercito svizzero ci sono 728 persone in quarantena in Caserma, ma stanno bene. 49, invece, sono in isolamento chiusi in un locale. In tutto ci sono 172 casi positivi. 240 militi verranno rimandati alla giustizia militare per non essersi ripresentati dopo l'ordine di marcia".

"Siamo a metà strada"

Koch: "Alcune Università stanno misurando il grado d'immunità della popolazione. Noi vigiliamo sul tasso medio di contagio della popolazione. Gli studi ci diranno qual è realmente il tasso medio. Dopo aver allentato le misure dobbiamo aspettare e vedere cosa succede. Il comportamento della popolazione ha sicuramente contribuito a gestire i casi. Dobbiamo tenere duro. Siamo a metà strada". 

Polizia presente al Gottardo

Blättler: "La polizia sarà presente al Gottardo per sensibilizzare la popolazione. La chiusura del San Gottardo è difficilmente attuabile. Non dimentichiamo che ci sono anche lavoratori ticinesi che hanno bisogno di transitare e hanno il diritto di tornare a casa loro".

Nessun coprifuoco

Blättler: "In Svizzera c'è la libertà di movimento. La Polizia può fare controlli, ma non ci sarà nessun coprifuoco. Chiederemo alle persone se si recano in Ticino per turismo o meno. Dobbiamo fare capire che bisogna evitare viaggi inutili. Noi ai singoli automobilisti dobbiamo dirlo persona per persona".

 

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