CORONAVIRUS
Coronavirus, Garzoni: "Il ritorno alla normalità avverrà per gradi. Ma bisogna fare attenzione"
L'infettivologo e direttore sanitario della Clinica Luganese Moncucco: "Se oggi togliamo le misure, la curva esponenziale ritorna come prima"
TIPRESS

LUGANO – L’infettivologo e direttore sanitario della Clinica Luganese Moncucco Christian Garzoni invita alla calma e alla prudenza. Il rallentamento dei contagi da Covid in Ticino è evidente, ma “se oggi togliamo le misure, la curva esponenziale ritorna come prima. È un dato di fatto di cui occorre ricordarsi”, dice l’esperto a La Regione.

Per Garzoni, il ritorno alla normalità dovrà avvenire per gradi anche in considerazione del fatto che “in Ticino non sappiamo quale percentuale della popolazione ha fatto il Covid-19”. Un aspetto, questo, che rende ancor più complesso anche il tema degli anticorpi e i test sierologici. “Stiamo valutando l’introduzione di test per scoprire quanti hanno sviluppato gli anticorpi, ma non saranno una verità assoluta. Nel caso in cui gran parte della popolazione ticinese avesse contratto il coronavirus andremmo verso un’immunità di gregge. Ma ad oggi pensiamo che sia ancora bassa”.

Il direttore sanitario della Clinica Luganese rende attenti sull’affidabilità dei test per scovare gli anticorpi. “Bisogna fare attenzione – spiega al quotidiano – perché ci sono test di buona e di cattiva qualità. Quelli negativi, ad esempio, potrebbero reagire con infezioni da coronavirus degli anni passati. Chi fa il test deve essere consapevole di questi rischi. Sconsiglio, inoltre, di acquistare o test online...”.

Quando un allentamento delle misure? “Difficile dirlo. Più apriamo, più rischiamo la crescita dei contagi. Dovremo essere bravi a calcolare con 10/14 giorni di anticipo se un nuovo aumento metterà in difficoltà il sistema sanitario”.

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