CORONAVIRUS
Riprendono le attività negli ospedali. Cosa riapre e cosa no: i chiarimenti dell'EOC
Rimane in vigore il divieto di accesso agli ospedali per tutti i visitatori. Ancora chiusi i blocchi operatori per pazienti non COVID a La Carità di Locarno
TIPRESS

BELLINZONA – Riprende oggi in modo graduale negli Ospedali dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) l’attività stazionaria e ambulatoriale che l’emergenza Covid-19 aveva temporaneamente interrotto. La ripresa delle attività è in linea con le disposizioni del Consiglio federale e del Consiglio di Stato, che consentono agli ospedali di riprogrammare gli interventi elettivi e le consultazioni ambulatoriali sospese due mesi fa.

La ripresa dell’attività sarà monitorata regolarmente affinché possa svilupparsi in modo coordinato e flessibile, in funzione della disponibilità del personale specialistico e dell’evolvere della pandemia. I pazienti che avevano dovuto rinviare l’appuntamento saranno ricontattati dal rispettivo ospedale per fissare una nuova visita.

Cosa riapre

Saranno riaperti i blocchi operatori dell’Ospedale Civico di Lugano, dell’Ospedale San Giovanni di Bellinzona e dell’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio. In questi ospedali è prevista l’attivazione graduale dei blocchi operatori e la riapertura sarà costantemente adattata in funzione delle risorse a disposizione e dell’evoluzione della pandemia COVID. Gli interventi
delle categorie multi-disciplinari e complesse saranno programmati negli ospedali Civico e San Giovanni, coerentemente con i mandati pianificatori attribuiti a queste sedi. Negli ospedali è inoltre prevista la ripresa dell’attività ambulatoriale e i pazienti saranno contattati dall’ospedale dove era stato loro fissato l’appuntamento prima dell’interruzione dell’attività dovuta all’emergenza Covid-19.

Cosa non riapre

Restano chiusi i blocchi operatori per pazienti non COVID dell’Ospedale Regionale di Locarno La Carità, che rimane l’ospedale di riferimento per i pazienti COVID e per la relativa chirurgia elettiva urgente. Anche il blocco operatorio dell’Ospedale Italiano di Lugano resterà chiuso, perché il personale specialistico necessario è tuttora impegnato nei trattamenti legati al coronavirus. L’eventuale riapertura dei blocchi operatori per pazienti non COVID di questi due
ospedali sarà rivalutata nella prima metà di maggio.

Rispetto delle misure di precauzione

La ripresa delle attività negli ospedali potrà avvenire nel rispetto delle precauzioni emanate dalle autorità sanitarie, in particolare l’igiene delle mani, il mantenimento della distanza sociale fra le persone e l’uso delle mascherine. Rimane invece in vigore il divieto di accesso agli ospedali per tutti i visitatori.

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