La Direttrice Luana Capponi e il Direttore Sanitario Mehran Faeli: "La nosta Casa non rientra fra le sedi sotto inchiesta dalle autorità cantonali"
CADRO – In relazione a quanto apparso recentemente su alcuni media, la direzione della casa anziani Bianca Maria di Cadro nelle persone della Direttrice, Luana Capponi, e del Direttore Sanitario, Dr. Mehran Faeli , precisano che: “A partire dal 6 marzo, data della prima direttiva da parte dell’Ufficio del Medico Cantonale, abbiamo implementato prontamente tutte le misure prescritte, se le stesse non erano già state attivate in anticipo, per politica interna della Casa o su indicazione della cellula di crisi ADiCASI. In particolare tutti i contatti con l’esterno - dalle visite, ai servizi di parrucchiere e fisioterapia - sono stati prima regolamentati e poi bloccati come indicato nella successiva nella Direttiva del Medico cantonale del 9 marzo".
"Per decisione della Struttura – si legge in una nota stampa – dopo il primo caso che rientrava nei criteri di sospetto per il tamponamento, tutti gli ospiti sono stati tempestivamente tamponati durante l’ultima settimana di marzo, molti dei quali erano già in isolamento preventivo nelle rispettive camere. Sempre durante l’ultima settimana di marzo, per verificare le misure implementate e farci consigliare su come gestire al meglio la situazione abbiamo dapprima invitato l’infermiera specialistica igienista di ADiCASI e, in seguito, l’Ufficio del Medico Cantonale. Dalla visita avuta non sono emerse criticità ma sono scaturite delle proposte di miglioramento di alcune modalità operative. Infatti vogliamo specificare che la nostra Casa non rientra fra le sedi sotto inchiesta dalle autorità cantonali".
In base al tamponamento a tappeto, "che ha riscontrato diversi positivi asintomatici, è stato possibile creare il reparto Covid seguendo le modalità operative condivise dall’UMC. Ad oggi non abbiamo più avuto nessun contagio e la situazione sta tornando alla normalità. Le condizioni di salute precarie di diversi nostri ospiti hanno purtroppo causato dei decessi lasciando un grande vuoto e un senso di smarrimento all’interno della struttura".
La Casa "specifica inoltre che le cifre pubblicate relative ai decessi legati al COVID-19 e ai guariti, sono errate e che la loro diffusione è unicamente di competenza dell’Ufficio del Medico Cantonale".