L'Esecutivo prende posizione dopo che il Mattino aveva parlato di un rapporto negativo da parte dell'ufficio di Merlani e dopo alcuni atti parlamentari. "Non è vero che la struttura è rimasta per mesi senza l'autorizzazione di esercizio"
BELLINZONA - Il Municipio di Bellinzona prende posizione in merito alle ultime vicende che hanno coinvolto la casa anziani di Sementina. Il Mattino qualche giorno fa ha infatti svelato un documento dell'ufficio del Medico Cantonale che evidenzierebbe diverse criticità durante la prima ondata, quando avevano perso la vita numerosi anziani, portando addirittura all'accusa di omicidio colposo e infrazione alla Legge federale sulle pandemia per il direttore del Settore anziani comunale, per la direttrice sanitaria di quella struttura e per un terzo dipendente.
Secondo il rapporto, non è vero che tutte le misure, come sempre affermato, sono state rispettate. Addirittura, parrebbe che la stessa casa anziani sia stata sprovvista dell'autorizzazione di esercizio, il cui rinnovo risale al 23 settembre.
Come prevedibile, da più parti sono partiti atti parlamentari. Il Municipio ha voluto dire la sua, negando quest'ultimo fatto e ribadendo la posizione tenuta da sempre.
Ecco la nota completa:
"Con riferimento agli articoli di stampa, servizi sui media e conseguenti atti parlamentari presentati da alcuni consiglieri comunali negli scorsi giorni inerenti a un rapporto dell’Ufficio del medico cantonale che faceva stato di criticità riscontrate nella gestione della Casa anziani di Sementina la scorsa primavera, il Municipio sottolinea come, diversamente da quanto lasciato intendere da talune domande, l’autorizzazione all’esercizio non è mai venuta meno per nessuna delle quattro strutture della Città.
Il Municipio ribadisce ancora una volta che la gestione e l’amministrazione delle strutture che accolgono ospiti anziani sono disciplinate da disposizioni cantonali e sottostanno in larga misura alla vigilanza di questi. Il Municipio ha, da questo punto di vista, competenze assai
limitate.
Malgrado l’avvio da parte del Ministero pubblico di un procedimento penale (ancora in corso), nessuno degli operatori, responsabili o altri, è stato sospeso e nessuna indicazione in questo senso è ad oggi arrivata al Municipio dai competenti gremi cantonali; non si vede pertanto motivo di rivedere quanto già indicato in sede di Consiglio comunale riguardo alla posizione dei propri collaboratori. Lo stesso e a maggior ragione vale per la carica ricoperta dal capo-dicastero Sanità e socialità, Giorgio Soldini. In questo momento di grave crisi sanitaria e nel pieno di una pandemia tuttora in corso – la quale peraltro e purtroppo, in questa sola seconda fase, ha già provocato la morte di oltre 220 anziani ospiti nelle diverse strutture del Cantone (con un aumento, malgrado le conoscenze e l’esperienza acquisita durante la prima fase, del 50% rispetto ai dati della primavera scorsa e, sempre solo per quanto riguarda le CA, la quasi triplicazione dei contagi passati da 500 in primavera a oltre 1300 di questa seconda ondata) – non si intende, poiché non è compito né competenza di un esecutivo comunale, disputare le considerazioni “gestionali-tecnico-sanitarie” sviluppate dal rapporto dell’Ufficio del medico cantonale. Gli organi e le persone preposte faranno certamente le loro osservazioni e contestazioni nelle sedi amministrative e soprattutto giudiziarie a ciò deputate e del cui procedimento il Municipio attende di conoscere l’esito. In ogni caso, al termine, si spera presto, di questa crisi pandemica potranno certamente essere tirate le somme con le cifre, le valutazioni e i confronti anche a livello cantonale e, magari, federale.
In questo difficile momento, invece, tutti gli sforzi e l’impegno dei collaboratori delle case anziani della Città sono concentrate nel preservare la salute e assicurare la presa a carico degli oltre 270 ospiti con l’obiettivo di continuare ad evitare contagi e, come fatto fortunatamente con successo fino a questo momento della seconda ondata pandemica, con nessun decesso.
Il Municipio torna ad esprimere la propria riconoscenza al personale, collaboratori, sanitari, personale dirigente e amministrativo, che con spirito di abnegazione, senso del dovere ed enorme impegno ha sempre prodigato e continua a prodigare attente cure e sostegno ai propri ospiti residenti".