Il municipale di Locarno: "Il Palazzetto Fevi, unitamente a tante altre strutture, era a disposizione per organizzare gli esami in tutta sicurezza"
BELLINZONA – Alla fine, nonostante il parere contrario dei vertici di PLR e PPD, il Governo ha deciso di annullare gli esami di maturità. “Un annullamento – ha spiegato il Consiglio di Stato - che eviterà un grande spostamento di giovani per sottoporsi ad un esame che ordinariamente è previsto per sole 5 delle 14 discipline di maturità e che può senza particolari problemi essere sostituito da una valutazione più globale da parte dei docenti. Il mantenimento degli esami scritti in giugno avrebbe esposto il Cantone ad un rischio concreto qualora tra qualche settimana la loro tenuta, già oggi problematica, fosse divenuta impossibile a seguito di un peggioramento della curva pandemica”.
Ironico il commento su Facebook del municipale locarnese Giuseppe Cotti, responsabile del Dicastero scuola, che si era battuto per il rinvio della ripresa delle lezioni a settembre.
“Fatemi capire – scrive -: i bambini della scuola elementare, unitamente ai docenti ed ai genitori, possono recarsi tranquillamente a scuola, mentre per gli esami di maturità sussistono gravi problemi sanitari che ostano al loro svolgimento? Il Palazzetto Fevi, unitamente a tante altre strutture, era a disposizione per organizzare gli esami in tutta sicurezza. Vabbè, vorrà dire che gli studenti si consoleranno al bar”.