Il paziente lascia il reparto di Cure intense dopo due mesi. La Clinica Luganese Moncucco: "Non possiamo che essere emozionati"
LUGANO – La Clinica Luganese Moncucco informa che in data odierna è stato trasferito dal reparto di Cure intense l’ultimo paziente ospedalizzato per COVID-19 durante l’epidemia.
Il paziente, visti il lungo periodo trascorso in cure intense e la necessità di una ventilazione meccanica, presenta condizioni che possono essere ritenute positive. È quindi rientrato oggi in reparto come paziente guarito da COVID-19, non essendo nel frattempo più positivo al virus.
Tutto il personale delle cure intense saluta con un sorriso il suo ultimo paziente grave affetto da COVID-19 e, per il momento, conclude con questo sofferto successo il proprio impegno.
"Vedere il paziente lasciare le cure intense dopo più di due mesi di terapie intensive – si legge in una nota –, non può che emozionare. La felicità e il sollievo del momento non fanno dimenticare chi, purtroppo e malgrado gli ingenti sforzi intrapresi, non è riuscito a superare la malattia ma aprono comunque spiragli di fiducia per gli eventuali futuri ammalati".
Dopo mesi di grandi sacrifici da parte di tutto il personale e significativi cambiamenti strutturali e organizzativi, la Clinica nelle ultime settimane è tornata alla propria missione originaria: garantire le migliori cure a tutti i pazienti del nostro Cantone che si affidano ai servizi offerti da anni, con professionalità, dalla struttura privata del Luganese.
Grazie alla fiducia dei molti pazienti e dei loro medici di famiglia, è ripresa la normale attività di pronto soccorso e dei ricoveri nel campo della medicina interna, geriatria, oncologia, immunoreumatologia, chirurgica e ortopedia. Anche tutte le attività ambulatoriali sono riprese regolarmente.
All’interno della Clinica Luganese Moncucco la sicurezza del paziente resta un elemento centrale: per questo, collaboratrici e collaboratori continuano a prestare la massima attenzione al rispetto delle rigide misure d’igiene nel campo della prevenzione delle malattie infettive potenziate e adattate all’emergenza COVID, il tutto con l’intento di prevenire qualsiasi nuovo contagio mantenendo un “altissimo livello di guardia”.