"Riscopriamo un Natale con poche persone", ha ammonito. La dottoressa Ferrazzo Arcidiacono della Task force psicologica: "Aumentano i problemi psicologici nella popolazione: ecco quali sono i sintomi a cui prestare attenzione"
BELLINZONA - Conferenza stampa sul Coronavirus quest'oggi, con Giorgio Merlani, Medico cantonale e Maria Chiara Ferrazzo Arcidiacono, Capo Equipe Psicologi e psicoterapeuti OSC e Coordinatrice task force psicologica COVID-19.
Merlani: "Quello che sappiamo sul nuovo virus inglese"
"Siamo in una situazione di stabilità, che in questo caso, visto che non c'è un miglioramento, ha una connotazione negativa".
"Oggi abbiamo 255 nuovi contagi, con 31 ricoveri. In ospedale ci sono 350 persone. Nelle ultime 24 ore sono state dimesse 23 persone. I decessi sono 7. Abbiamo superato il numero di morti della prima ondata".
"Il tasso R0 dipende dal virus ma anche dal numero dei contatti e dalle misure messe in atto. Re o Rt è l'R0 calcolato sull'evoluzione del tempo. Non dipende dal virus ma da noi, dalle persone che incontriamo, dalla mobilità. Sono dati che ci dicono quanto virus circola e le modalità con cui le persone si incontrano. Se è sopra 1, vuol dire che il giorno dopo aumenteranno i contagi, se è sotto 1 che diminuiranno. I Cantoni possono riaprire alcune strutture se l'Rt o Re è sotto 1 e sotto la media nazionale. Importante è anche l'incidenza su 100mila abitanti, noi abbiamo il triste primato di averne una delle più alte in Svizzera, quindi le misure vanno seguite con attenzione. Quella attuale non permette delle grandi libertà, con 987 malati su 100mila persone. Cerchiamo di vivere il Natale come raccoglimento all'interno della famiglia, non con gli amici e con tanti incontri, ma con tranquillità e pochi incontri, in sicurezza. Non possiamo permetterci di incontrare persone fragili, portare il virus coi regali sarebbe devastante. So che molte persone dicono che sarà il loro ultimo Natale, è triste ma ciò non vuol dire che dobbiamo viverlo in modo spericolato. Fra poco avremo il vaccino, le persone vulnerabili a inizio primavera potranno essere discretamente protette e avere delle libertà in più. Se qualcuno ha sintomi non vada a festeggiare il Natale con persone fragili, penso alle case anziani".
"Le prime persone a essere vaccinate, il 4 gennaio, saranno quelle fragili. So che alcuni Cantoni partono prima ma noi vogliamo che i cittadini siano informati"
"Il virus è Rna, quindi muta in mido rapido, si sapeva. A volte nella replicazione del virus si creano errori, alcuni ne creano la morte stessa, altri gli permettono di sopravvivere e di cambiare caratteristiche. Dal primo di Wuhan ci sono centinaia di ceppi che circolano. Il virus inglese ha una serie di mutazione che mostrano un vantaggio biologico che lo fa trasmettere con maggior facilità. Non vuol dire per forza che sia più letale o più virulento, con maggiori complicazioni, ospedalizzazioni e decessi. Sappiamo che è più efficace nella trasmissione. Dobbiamo essere ancora più prudenti negli incontri. I Medici Cantonali avranno una conferenza telefonica oggi, vedremo cosa si dice. Il vaccino lo saprà coprire? Molti virus hanno mutazioni, per esempio il morbillo, ma il vaccino funziona per la stragrande maggioranza delle persone. Non possiamo dire in modo definitivo, perchè le cifre sono troppo piccole, che il vaccino sia altrettanto efficace con questo virus. L'opinione degli esperti dice che le mutazioni non sono sufficienti per non essere riconosciuto dalle cellule sollecitate dal vaccino. Dovessero esserci in futuro mutazioni maggiori, è possibile riprodurre un vaccino identico che codifica una eventuale proteina diversa".
Ferrazzo Arcidiacono: "I profili di chi ci chiama e le differenze con la prima ondata"
"La pandemia ha messo a dura prova tutta la popolazione. Recentemente l'UFSP ha mostrato dei dati che legano lo stato di salute e il Covid. La qualità di vita resta buona, il 5-7% vive un disagio psicologico. Siamo confrontati con una situazione diversa, che crea instabilità. Non c'è una risposta comportamentale e emotiva univoca nella popolazione, abbiamo incontrato chi sa adattarsi con resilienza, che si sono adeguate ai cambiamenti avvenuti, e chi ha reagito con paura, rafforzando le fragilità".
"Dobbiamo guardare i campanelli di allarme e fare attenzione a disturbi del sonno, sia dormire troppo o troppo poco, nervosismo crescente, sul posto di lavoro o in famiglia, abbassamemto del tono dell'umore, ansia, dificoltà di concentrazione e memoria, iperallerta costante. Attenzione anche all'incapacità di staccare, immagini intrusive di scene drammatiche vissute, che dal luogo di lavoro riportano a casa, senso di estraniazione, perdita di senso dell'identità. Possono avvenire dei cambiamenti nei comportamenti abituali, come l'aumentare il consumo di alcool, possono esserci delle tendenze a usare tecnologie in maniera eccessiva con dipendenza da Internet, shopping compulsivo o problemi alimentari".
"La riduzione della vita sociale può portare a depressione o a aumenti di ansia fobico. Possono comparire anche paura e pensieri catastrofici. Abbiamo osservato in persone senza disturbi psichici che perdono l'esame della realtà, a causa di paure irrazionali. È importante prendersi cura della propria salute psichica, tutti i giorni. Se le risorse personali non basta, è importante chiedere aiuto, magari rivolgendosi al proprio medico di famiglia o a uno specialista".
"La Task force nasce per sostenere la popolazione sanitaria dal punto di vista psicologico. Offriamo un sostegno psicologico su più livello. C'è un hotline per tutti i sanitari, anonima, appoggiata al 144. Poi c'è una cellula che offre un aiuto mirato nelle strutture sanitarie. L'intervento che offriamo non è più anonimo, su videochiamata all'inizio e con la possibilità di visionare micro equipe".
"Abbiamo ricevuto ad oggi 32 chiamate, un numero esiguo rispetto alla prima ondata. Abbiamo pensato che la hotline sia poco pubblicizzata in questo momento. Il 74% sono donne, con un'età media di 49 anni. È usata da persone sole e nuclei familiari molto numerosi, con maggior distribuzione nel Luganese e nel Bellinzonese. La maggior parte delle chiamate arriva dal domicilio e non dal lavoro. La maggior parte delle persone non è del personale medico. La maggior parte dei chiamanti ha precedenti dal punto di vista psicologico. Il 65% delle chiamate dura più di 30 minuti, il 58% si conclude con la necessità di una presa a carico. Si bilancia tra accoglienza, sostegno e accoglimento".
"La maggior parte delle persone è agitata, con stati di ansia. Il 23% è calmo. Chiamano per positività al virus o stati ansiosi a esso correlata. Ci sono anche conflitti per le restrizioni, nella gestione della prole oppure per motivi di lutto".
"Nella prima ondata avevamo un'età media over 50, ora 49,56. Scompaiono le chiamate dalla Valli, aumenta la durata media della chiamata e l'agitazione. La hotline è attiva tutti i giorni feriali e festivi, quindi anche durante le festività, dalle 8 alle 17.30 per i sanitari. Dalle 8 alle 15 tutte le chiamate urgenti vengono trasferite a un medico di picchetto, quelle non urgenti al nostro numero personale, che risponde tra le 15. e le 17.30. Nei festivi tutte le chiamate sono trasferite al personale di turno. Lo stesso vale per la popolazione, che può chiamare lo 0800144144, la hotline è attiva dalle 9, le chiamate urgenti tra le 9 e le 15 vengono trasferite a un medico di picchetto e quelle non urgenti al personale di picchetto, che risponderanno tra le 15 e le 17, nei festivi tutte le chiamate vanno al personale di turno. C'è anche un'email, dove tutti i sanitari ci possono raggiungere, le risposte arrivano da psicologi".