"L'idea è quella di trovarsi online ogni settimana per condividere esperienze e indicazioni su come gestire i casi più complessi"
TICINO – Uno dei - pochissimi- lasciti positivi della pandemia è la capacità dei diversi attori della sanità cantonale di fare squadra di fronte all’emergenza, abbattendo gli steccati e le diffidenze tra pubblico e privato. Consci del valore della condivisione delle conoscenze e delle esperienze in campo medico, soprattutto di fronte a un nemico nuovo come il COVID-19, è stato ora creato l’Advisory Board COVID (ABC), piattaforma interdisciplinare dove i medici attivi nelle case per anziani del Canton Ticino e gli specialisti -internisti, palliativisti, geriatri- dei centri acuti COVID (Ospedale regionale di Locarno e Clinica Luganese Moncucco) potranno condividere studi, casi complessi e dubbi riguardo i pazienti geriatrici affetti da COVID-19 residenti nelle case per anziani del nostro cantone.
Partecipando all’ABC sarà possibile ricevere fino a 8 crediti all’anno per la formazione obbligatoria rilasciati dalla Società di
Medicina Interna Generale. “L’idea è quella di trovarsi online – come del resto siamo diventati soliti negli ultimi mesi - ogni settimana per condividere esperienze e indicazioni su come gestire i casi più complessi e favorire il precoce riconoscimento dell’anziano che può beneficiare di cure ospedaliere” spiega Franco Tanzi, geriatra responsabile dell’area medica per ADiCASI, promotore dell’iniziativa insieme a Claudia Gamondi, primario della Clinica di Cure Palliative e di Supporto allo IOSI.
L’Advisory Board Covid porta con sé due obiettivi, il primo e più evidente è quello di diminuire il peso di decisioni complesse sul singolo professionista e costruire un’attitudine alla condivisione in merito alla malattia e alle sue peculiarità. Il secondo fine, non meno importante, è quello di poter garantire ai residenti anziani una forma di “seconda opinione” su trattamenti e attitudine di cura senza forzatamente doversi recare in ospedale. Una trasferta in ospedale che porta spesso con sé una componente traumatica per il grande anziano, che viene tolto da quella che è a tutti gli effetti la sua casa, con i suoi punti di riferimento in termini di luoghi e persone.
“Quest’anno abbiamo visto come EOC, Clinica Luganese Moncucco, ADiCASI e tanti altri attori legati al mondo sanitario e assistenziale abbiano saputo collaborare per far fronte al meglio alla crisi sanitaria, un comportamento che forse stava andando indebolendosi negli ultimi anni. Ci siamo resi conto che la condivisione dell’informazione in questi momenti è stata e sarà fondamentale, per tale motivo abbiamo voluto strutturare al meglio questa opportunità attraverso l’Advisory Board Covid. Personalmente, mi auguro che questa piattaforma possa continuare anche quando l’incubo COVID-19 sarà alle nostre spalle: dopotutto da geriatra so che il confronto con colleghi con specialità ed esperienze diverse è fondamentale per la gestione del paziente in età avanzata. spesso afflitto da diverse patologie e fragilità” conclude il Dott. Tanzi.