Gli esperti della Confederazione fanno il punto della situazione: "Speriamo di vaccinare tutti entro l'estate. Le scuole? Devono rimanere aperte"
BERNA – Gli esperti della Confederazione sono tornati a informare la popolazione circa l'evoluzione del coronavirus in Svizzera. Presenti all'incontro informativo Virginie Masserey dell'UFSP, Christoph Berger, Presidente della Commissione federale per le vaccinazioni, il medico cantonale di Zugo e presidente dell'Associazione dei medici cantonali Rudolf Hauri e Nora Kronig, responsabile della divisione affari internazionali dell'UFSP.
La Masserey ha esordito presentando i dati odierni di contagi, ricoveri e decessi a livello nazionale. Successivamente, si è concentrata sulle mutazioni del virus. "Le mutazioni – dice – si stanno diffondendo in tutta la Svizzera. Sono 28 i ceppi mutati nella variante britannica. I casi riguardano sette Cantoni, specialmente quelli francofoni. Chiunque ha avuto contatti con persone rientrate dalla Gran Bretagna deve assolutamente fare il tampone.
Sulla campagna di vaccinazione, Masserey ha ribadito che "la priorità è quella di proteggere le persone vulnerabili. È anche importante dire che, finora, non sono stati registrati effetti collaterali gravi". La parola è poi passata a Nora Kronig, che traccia la strategia della Confederazione. "Il nostro obiettivo – afferma – è quello di vaccinare tutti coloro che lo vogliono entro l'estate". "Al momento sono disponibili poche dosi, ma arriveranno. Tutti saranno vaccinati, ma non tutti potranno essere i primi. La vaccinazione è ben tollerata ed efficace. Ci vuole pazienza. Non è questo il momento per abbassare la guardia. Dobbiamo continuare a osservare le regole. Allentamenti? Si spera verso l'estate. Non possiamo rilassarci perché in futuro potremmo pagare una scarsa attenzione", le fa eco Berger.
"I dati degli ultimi giorni non sono reali. Nei prossimi giorni scopriremo quanto davvero è presente il virus nella nostra Nazione. La Task force ha informato che le varianti britannica e sudafricana infettano più rapidamente rispetto agli altri ceppi. Chiusure? Solo se i ceppi delle varianti aumentano nei prossimi giorni", ha spiegato Hauri.
Alla domanda di un giornalista se è necessario chiudere le scuole, Berger risponde che "i bambini non sono i vettori di questa pandemia. Le scuole devono rimanere aperte. Chi trascina la pandemia sono altre persone".