Gli esperti avvertirono il consigliere federale in un rapporto in cui evidenziavano, lo scorso agosto, "una chiara inversione di tendenza pandemica"
BERNA – I portali germanofoni del gruppo Tamedia sganciano la bomba: il consigliere federale Alain Berset non avrebbe condiviso con il resto del Governo un documento dell'Ufficio federale della sanità pubblica. Gli esperti – si apprende –, nell'agosto scorso, raccomandavano un ulteriore giro di vite per evitare la seconda ondata.
Un avvertimento, quello dell'UFSP, di dodici pagine consegnate il 6 agosto scorso e in cui veniva esplicitamente raccomandato "l'obbligo di mascherina, la forte necessità di nuove misure, la limitazione della mobilità, la chiusura dei ristoranti e l'obbligo del telelavoro".Il rapporto evidenziava "un chiaro segnale di inversione di tendenza pandemia".
Stando ai portali, la nota dell'Ufficio federale della sanità pubblica non sarebbe mai giunta al Consiglio federale. In conferenza, qualche giorno più tardi, Berset rispose alle critiche di chi contestava un atteggiamento troppo blando della Svizzera. "Ma noi – disse – dipendiamo dalle informazioni che riceviamo dagli esperti...".