Il consigliere federale: "Vogliamo evitare un secondo lockdown. Non ci aspettavamo una seconda ondata così presto"
BERNA – Le autorità sono tornate a riunirsi questa mattina a Berna per aggiornare la popolazione circa l'emergenza coronavirus in Svizzera. L'impennata dei contagi degli ultimi giorni è stato il primo punto di cui ha parlato la Presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga. "La curva cresce rapidamente. Prima si reagisce e minori saranno le limitazioni per la popolazione e per l'economia. La situazione è cambiata: la crescita deve essere frenata e dobbiamo agire insieme: Cantoni e Confederazione. Lavarsi e disinfettarsi le mani, rispettare il distanziamento sociale sono le migliori misure per frenare il contagio. E la mascherina è fondamentale quando non si riesce a mantenere la distanza. Non vogliamo tornare alla situazione di emergenza".
Le fa eco Christian Rathgeb, presidente della Conferenza dei governi cantonali: "I cantoni devono fare la propria parte. Il nostro obiettivo è evitare un nuovo confinamento. Ma dipendiamo dalla collaborazione della popolazione".
Nel corso della conferenza ha preso la parola anche il consigliere federale Alain Berset. "La situazione – dice – è molto seria. Alcuni ospedali sono già al collasso e dobbiamo evitare un secondo lockdown. Nuove misure? Per ora no. Stiamo osservando l'evoluzione e poi agiremo tempestivamente. Domani valutiamo eventuali nuove misure a livello federale. Una seconda ondata non l'avevamo prevista così presto. Pensavamo che questa situazione l'avremmo vissuta più avanti".
L'ultimo appello di Berset alla popolazione è quello di "scaricare l'applicazione SwissCovid".
Lukas Engelberger, presidente della Confederanza dei direttori cantonali della sanità auspica "un inasprimento delle misure sugli assembramenti, mascherine del settore della ristorazione".