Il sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione italiana comuni di frontiera è parzialmente soddisfatto dell'ordinanza odierna: vorrebbe la zona franca a cavallo del confine
LAVENA PONTE TRESA - I ticinesi potranno anche fare acquisti in Italia? La domanda che si sono posti in molti, a cui non c'è una risposta sicura. Dalle parole del sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione italiana comuni di frontiera Massimo Mastromarino parrebbe di sì.
A varesenews ha infatti confermato la soddisfazione a metà. "Da domenica i cittadini svizzeri potranno tornare in Italia, e dunque anche a fare acquisti nei comuni della zona di frontiera, è un primo segnale".
Ma dal Governo avrebbe voluto più coraggio: "Chiediamo che siano prese misure per rimuovere le restrizioni agli spostamenti per i cittadini residenti entro 20 km dal confine e che intendono fare ingresso in Italia, in modo da creare una sorta di zona franca di 40 km a cavallo del confine stesso, nella quale svizzeri e italiani possano spostarsi liberamente, con effetti positivi sulla ripartenza delle economie dei territori di confine". Insomma, desidera che non ci sia l'obbligo di fare il tampone.