La variante itinerante del torneo sta preoccupando dal punto di vista dei contagi: numerosi i finlandesi che si sono ammalati a San Pietroburgo, c'è timore anche per i danesi, molti dei quali hanno seguito due partite
EUROPA - La variante Delta spaventa gli Europei. Si temeva che il torneo itinerante, con trasferte dei tifosi in tutto il continente per seguire le proprie squadre, potesse causare contagi. Il rientro negli stadi era visto con un po' di timore. Ma non si era calcolata la variante Delta.
Ed ora le paure si stanno purtroppo avverando. A Helsinki si è visto un boom di casi positivi tra chi tornava dalla Russia dopo aver assistito alle due sfide giocate a San Pietroburgo dalla loro nazionale. Addirittura al ritorno in patria a un valico c'era troppa gente per poterla tracciare tutta ed è stato chiesto a ciascuno di testarsi. Per ora i positivi accertati sono 120, il primo ministro è convinto che se tutti faranno il test come richiesto il contagio non si allargherà.
A San Pietroburgo ci sono state 107 decessi in 24 ore e li si giocherà un quarto di finale. Una ventina i positivi tra coloro che hanno assistito alla sfida della Danimarca col Belgio a Cophenaghen. Molti i fans danesi presenti anche a Amsterdam per l'ottavo con il Galles e parecchi erano stati anche alla partita precedente. Le autorità hanno chiesto a tutti di testarsi.
Dunque? L'Europei itinerante è ormai in corso. Si è scelta questa formula per festeggiare i 60 anni del torneo. Forse non era la più adatta in epoca Covid. Ma ormai quel che è fatto è fatto, l'UEFA garantisce la sicurezza in cui si svolgono le partite.