Il Medico Cantonale: "Oggi sappiamo che la doppia dose è sufficiente per proteggere almeno 12 mesi. Ma se dovessero arrivare dati che confermano la necessità di procedere con una terza dose per gli anziani, allora procederemo in quella direzione"
BELLINZONA - Il tasso di vaccinazione del personale curante nelle case per anziani è del 77%, nelle cliniche e negli ospedali del 83% e nei SACD del 70%: sono questi i dati pubblicati ieri dal DSS. Giorgio Merlani, Medico Cantonale, è abbastanza soddisfatto, anche se vorrebbe il 100% di adesione. In merito, conta sull'influenza del dirigenti sanitari.
"Pubblicando questi dati vogliamo quindi innescare un processo virtuoso, una riflessione, e pure una certa competizione, da parte delle strutture. Potrebbe sembrare banale, ma già solo il fatto di pubblicare i dati è un importante passo avanti poiché porta a una presa di coscienza da parte delle strutture", ha spiegato al Corriere del Ticino.
Cosa fare con chi non è vaccinato? Si pensa, anche in Ticino, al tampone. "Analogamente a quanto avviene con il certificato COVID, potremmo chiedere al personale curante non vaccinato di fare regolarmente i test": la riflessione è in corso, anche se non si sa ancora se in forma obbligatoria o no.
Merlani ha detto la sua anche su una ipotetica terza dose di vaccino. "Oggi sappiamo che la doppia dose è sufficiente per proteggere almeno 12 mesi. Ma se dovessero arrivare dati che confermano la necessità di procedere con una terza dose per gli anziani, allora procederemo in quella direzione. Le riflessioni sono in corso, ma come detto tutto dipende dai dati scientifici".