Nonostante l'appello di alcuni gruppi contrari alle misure Covid, che chiedevano di non partecipare alla manifestazione a causa delle derive violente della scorsa settimana, le persone che si sono radunate nella capitale erano un migliaio
BERNA - Palazzo Federale era circondato da transenne, la tensione era nell'aria. Oggi sono tornati in piazza coloro che contestano le misure del Consiglio Federale per arginare il Covid, in particolar modo l'obbligo del certificato in diversi settori, e la Polizia ha usato ancora, come settimana scorsa, idranti ed anche proiettili di gomma.
“Mass-Voll" e "Freiheitstrychler", due dei principali gruppi contrari alle misure, avevano invitato i loro aderenti a non partecipare alla manifestazione dopo le derive violente. Ma erano comunque un migliaio le persone in piazza, al ritmo dell'inno nazionale e dell'urlo "libertà".
Qualcuno di loro aveva dei girasoli, posati sulle barriere attorno a Palazzo Federale.
Dopo un corteo partito dalla stazione, gli animi si sono scaldati e a Kornhausplatz gli agenti hanno sparato proiettili di gomma. Poi verso le 21.30, per disperdere le 200 persone rimaste, sono stati utilizzati degli idranti e altri proiettili di gomma. Qualcuno ha comunque provato a superare le barriere ed ad attaccare i poliziotti. La serata si è conclusa alla stazione poco dopo (erano le 22.15 circa). Non si segnalano feriti.