Il farmacista cantonale: "I certificati continuano a valere per dodici mesi. Se dovessero emergere elementi validi..."
LUGANO – La copertura del vaccino Moderna – secondo recenti studi – ha superato quella di Pfizer. Secondo il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitense, la protezione di Pfizer cala dopo quattro mesi passando dal 91% al 77%. Di tale studio, ne abbiamo chiesto riscontro al farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. “È impossibile – afferma a Liberatv – stare dietro a tutti gli studi sul Covid a livello mondiale. Ovviamente, ho letto la notizia. Ma bisogna vedere se si parla della riduzione del rischio di infezione o della diminuzione di evitare decorsi gravi e/o ricoveri. Sono due cose differenti”.
Gli ultimi studi non cambiano però il modo di operare della Confederazione. “Continuiamo a basarci sulla protezione lungo dodici mesi. I certificati continuano a valere per dodici mesi. Se dovessero emergere elementi validi che indicano che uno dei vaccini perda efficacia, si prenderà in considerazione l’eventualità di effettuare una dose di richiamo, già in atto in modo confuso e con diverse modalità in alcuni Stati”.
Il farmacista cantonale intende però fare una precisazione. “La terza dose o la dose di richiamo sono due cose completamente diverse. Anche in Ticino si sta procedendo a una terza dose, ma solo in persone particolari a cui serve alzare l’efficacia della protezione. In questo caso, la somministrazione avviene su richiesta medica e dopo attenta analisi sierologica del paziente”.
Il richiamo o la terza dose arriveranno in Ticino e in Svizzera? “Non possiamo saperlo al momento. Di sicuro, non a breve termine. Ma non vuol dire che non arriverà. È solo un ipotesi di lavoro”.