Gioan maria Zanini, farmacista cantonale e Franco Tanzi, geriatra e coordinatore del gruppo di lavoro case anziani in seno alla Cellula sanitaria ticinese, spiegano a chi servirebbe e perché e come si pensa di procedere
BELLINZONA - Secondo il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, una dose di richiamo (che non è la stessa cosa di una terza dose) può essere indicata per alcune categorie, prima di tutto gli anziani. Si attende nel breve il via libera da parte di Swissmedic, il Ticino sta già pensando come agire.
Si partirebbe dalle case anziani e l'idea è di non sommistrare ulteriori dosi a persone sotto i 65 anni. Ma perchè è utile? Lo spiega al Corriere del Ticino Franco Tanzi, geriatra e coordinatore del gruppo di lavoro case anziani in seno alla Cellula sanitaria ticinese: "Gli studi confermano che con il passare dei mesi, specialmente nelle persone anziane, il tasso di protezione garantito da un ciclo di vaccinazione completa diminuisce, mentre con un'altra dose si riescono a prevenire i decorsi gravi ed evitare le ospedalizzazioni".
Tornando a Zanini, sempre al quotidiano di Muzzano, precisa come la terza dose sia una dose ulteriore inoculata a chi dopo le prime due ha avuto una risposta immunitaria troppo bassa per garantire una vera protezione. La dose di richiamo invece effettuata dopo un po' di tempo dalla seconda, per rafforzare e rinfrescare la risposta immunitaria.