Il presidente dell'Ambrì: "Sappiamo che a febbraio avremo un’interruzione per i giochi olimpici, e a questo punto dico: prendiamo il toro per le corna"
MELIDE – Sospendere per due mesi il campionato di hockey. È l’idea di Filippo Lombardi di fronte al continuo aggravarsi della situazione sanitaria. Come sappiamo, la squadra leventinese è stata posta in quarantena dal medico cantonale, e il primo effetto di questa misura (leggi qui) è stato l’annullamento della sua partecipazione alla Coppa Spengler.
“Non possiamo fare altro che conformarci a quanto ci viene detto dall’autorità sanitaria – ha affermato ieri sera il presidente dell’HCAP, tra gli ospiti di Matrioska su TeleTicino -. Adesso abbiamo due squadre in quarantena, una delle quali è appunto l’Ambrì. Vedremo come evolverà la situazione nelle prossime settimane. Ma poi bisognerà anche capire quali saranno le condizioni per l’accesso del pubblico agli stadi e ai servizi gastronomici, che sono una parte importante della cifra d’affari di ogni società sportiva. È chiaro che dovremo chiudere le buvette, perché le norme sanitarie che impediscono di bere in piedi davanti ai banconi dei bar valgono anche per questi spazi interni agli stadi”.
Mi sono permesso, ha spiegato Lombardi, “di lanciare l’idea della sospensione a qualche collega, anche se non sono negli organi direttivi della Lega Hockey. Sappiamo che a febbraio avremo un’interruzione per i giochi olimpici, e a questo punto dico: prendiamo il toro per le corna e fermiamo il campionato per due mesi, che è poi quello che è stato deciso per le squadre giovanili. Sospendere dunque il campionato sperando di poterlo riprendere quando la situazione sanitaria lo permetterà, con la possibilità di prolungare la stagione di qualche settimana rispetto al termine previsto, o di recuperare le partite giocando a un ritmo più serrato. Credo che questa potrebbe essere una soluzione per contribuire a contenere la diffusione del virus e il sovraccarico del sistema sanitario. Alcuni colleghi ai quali l’ho espressa la trovano interessante, altri meno. Ma quello che è fondamentale è che ci sia una decisione condivisa dalla Lega”.
In veste di municipale di Lugano, Lombardi ha anche detto la sua, senza sbilanciarsi troppo, sulle eventuali restrizioni per l’accesso a Piazza della Riforma e alle “casette” in vista dei festeggiamenti di Natale e, soprattutto di Capodanno. “Ne discuteremo giovedì in Municipio, ma è chiaro che qualche decisione andrà presa. Sentiremo il parere degli esperti, ma alla luce della situazione che stiamo vedendo nelle ultime settimane bisognerà senza dubbio prendere delle decisioni. Drastiche quanto basta”.