Il municipale di Locarno all'ex sindaco: “Come fa a conciliare il suo pensiero socialdemocratico con il pensiero comunista? O le alleanze scomode sono sempre e solo quelle degli altri?”
LOCARNO – Il municipale di Locarno Giuseppe Cotti replica su Facebook allo scritto dell’ex sindaco Diego Scacchi, noto esponente dell’ala radicale del PLRT, che ha dichiarato sostegno alla colazione di sinistra per il Nazionale e per gli Stati. Deluso per la congiunzione delle liste tra il suo (ex?) partito e il PPD.
“Scacchi – scrive Cotti, che è nella lista ‘azzurra’ per il Nazionale -, figura che merita rispetto al di là delle posizioni, ne ha quasi per tutti. Dai veementi attacchi espressi nell’articolo apparso oggi su «La Regione», risparmia solo la (sua) sinistra. Non è una sorpresa, visto che l’ex sindaco radicale di Locarno ha da tempo abbandonato il PLR. La sua è una posizione legittima, ci mancherebbe. Leggendo posizioni del genere, però, è altrettanto lecito che io mi chieda se riusciremo mai a liberarci da un passato che non vuole passare. Riusciremo mai a immaginare un pensiero centrista in Ticino, senza per questo finire travolti da polemiche catacombali? Cosa diciamo ai giovani? Vogliamo trasmettere ai giovani il messaggio che – nonostante la laicità dello Stato – il PPD è il partito dei cattivi clericali, dal quale guardiamoci bene di incrociare anche solo lo sguardo? Anche Diego Scacchi sa che i tempi sono cambiati, ne sono certo – anche e soprattutto nella sua Locarno. Non lasciamoci travolgere dai fantasmi del passato, costruiamo con fiducia e insieme il domani. Lo dobbiamo alle future generazioni. E comunque, spero che un giorno Diego Scacchi mi spiegherà come fa a conciliare il suo pensiero socialdemocratico con il pensiero comunista… o le alleanze scomode sono sempre e solo quelle degli altri?”