Il candidato azzurro al Nazionale pubblica su Facebook una foto scattata a Locarno con due colleghi di Municipio: il leghista Buzzini e il liberale radicale Giovannacci. E lancia una frecciata al vicesindaco di Minusio Mazzoleni passato alla Lega
LOCARNO - Giuseppe Cotti celia sulla possibile congiunzione tra PPD e PLR alle elezioni federali di ottobre. Il candidato azzurro al Nazionale ha pubblicato sulla sua bacheca Facebook una foto scattata ieri sera al concerto di Liam Gallagher a Locarno. Accanto a lui due colleghi di Municipio: il leghista Bruno Buzzini e il liberale radicale Davide Giovannacci. "Dilemma... con chi la congiunzione?", ha scritto Cotti commentando la foto.
In questo caso il municipale alza lo sguardo oltre ottobre: in aprile ci sarà infatti il rinnovo dei poteri comunali, ed è noto che a Locarno tra PPD, PLR e Lega c'è un'ottima intesa in Municipio.
È ancora presto per dire che cosa succederà a livello di liste: se i partiti si presenteranno tutti con la loro classica casacca o se ci sarà qualche alleanza più o meno istituzionalizzata, o magari una lista civica come auspicava nelle scorse settimane il democentrista Bruno Baeriswyl. Magari come evoluzione del gruppo 'X Locarno' nato prima delle scorse elezioni cantonali.
Insomma, a Locarno, dove l'amministrazione della Città marcia da anni all'insegna della collaborazione su progetti concreti, al di là delle divisioni ideologiche e dei personalismi, il fermento non manca.
Tra i commenti al post di Cotti, spicca quello del presidente dell'Ente ospedaliero cantonale, il leghista Paolo Sanvido, che non perde l'occasione per promuovere il cadidato del suo partito al Consiglio degli Stati, Battista Ghiggia. Ghiggia che secondo Sanvido sarebbe un "denominatore comune" tra Cotti, Giovannacci e Buzzini.
Sollecitato sul senso del suo post sibillino, Giuseppe Cotti ha risposto ironicamente: "Forse dovrei chiedere consiglio ad Alessandro Mazzoleni"...
Il vicesindaco di Minusio, Mazzoleni, appunto - eletto nella lista civica 'Uniti x Minusio' ma di dichiarata fede popolare democratica, come il padre Piero, che fu sindaco - ha infatti spiazzato tutti candidandosi per la Lega alle federali di ottobre, non senza aver prima 'trattato' con l'UDC. La qual cosa ha sollevato un vespaio tra i suoi colleghi di Municipio (particolarmente seccato il sindaco, Felice Dafond) e, ovviamente, in casa PPD, suscitando l'ira funesta di più esponenti azzurri, in particolare del presidente cantonale, Fiorenzo Dadò.
Insomma, Cotti lancia una provocazione nella provocazione - ma è il suo stile -, auspicando comunque, come il suo presidente, che l'alleanza strategica tra il suo partito e il PLR per le Nazionali vada in porto. Anche in visione futura: un primo passo politico verso un centro forte.