Il Consigliere nazionale leghista risponde all'attacco del collega: "Il triciclo PLR-PPD-PSS non perde occasione per genuflettersi davanti a ogni pretesa in arrivo dall'UE"
BERNA – "Tra commedie stereotipate e realtà: la Svizzera la distruggete voi”. Così il consigliere nazionale PPD Marco Romano ha piccato Lega e UDC con un post pubblicato su Facebook (vedi articoli suggeriti). Secondo Romano, “lo spaccare in due i fronti e il delegittimare in continuazione chi la pensa diversamente non è svizzero (siamo il Paese della Landsgemeinde). Per andare avanti serve volontà di costruire soluzioni e non solo aizzare il Popolo".
Il consigliere nazionale PPD era consapevole che “questo mio post genererà una shitstorm (tempesta di me**a ndr)”. E le repliche, infatti, non si sono fatte attendere. Sempre su Facebook Lorenzo Quadri, consigliere nazionale Lega, ha risposto punto su punto al collega. “Queste sarebbero picconate – scrive –?, Questo è, al massimo, un petardo fradicio. Un proclamo infarcito di nulla”.
E poi elenca: “Realtà è che: il triciclo PPD-PLR-PSS vuole sottoscrivere l’accordo quadro istituzionale, che non è la continuazione della via bilaterale bensì la sua fine, in quanto ci trasformerebbe in una colonia dell’UE. Di accordo quadro ce n’è uno solo: quello sul tavolo da dicembre. Nel triciclo c’è semmai chi, per puri tatticismi elettorali, mette in discussione questioni di contorno, ma non il nucleo: ripresa automatica (altro che dinamica) del dritto UE e giudici stranieri. Inutile nascondersi dietro un dito”.
Secondo Quadri, “il triciclo PLR-PPD-PSS non perde un’occasione che sia una per genuflettersi davanti ad ogni pretesa in arrivo dall’UE. Il triciclo è favorevole al regalo da 1.3 miliardi all’UE che ci discrimina e ci ricatta. Inoltre, hanno pure sostenuto la capitolazione davanti dal Diktat disarmista dell’UE venendo poi asfaltato dalle urne ticinesi lo scorso 19 maggio”.
Continuando la riflessione, il leghista la tattica del PPD “di lanciare provocazioni vacue nella speranza di venire attaccati per poi spacciarsi per vittime dei leghisti brutti e cattivi ed ottenere visibilità in questo modo, è vecchia”.