POLITICA E POTERE
Mesi contati per gli autogestiti del Molino: il Municipio di Lugano vara il concetto di ristrutturazione. "Quell'area è pregiata e l'obiettivo è trasformarla in uno spazio vivo e aperto, in cui tempo libero, eventi e cultura si intreccino costantemente”
Il Municipio: "L’impegno economico complessivo è stimato in circa 26.5 milioni di franchi. Dal punto di vista operativo, si procederà all’allestimento e alla realizzazione del progetto e, nel contempo, alla definizione dei partner, delle modalità di finanziamento e della forma giuridica che regoli l’adesione di enti esterni per le attività legate alla gestione degli spazi”
foto: TiPress/Pablo Gianinazzi
LUGANO - Il Municipio di Lugano ha approvato il concetto per una nuova destinazione dell’area dell’ex Macello (attualmente occupato dal Centro Sociale autogestito Il Molino)  e, quale prima tappa, si legge in una nota, “allestirà il messaggio per la richiesta del credito per l’organizzazione del concorso di architettura. L’obiettivo è ristrutturare e recuperare l’ex Macello, trasformando l’area in uno spazio vivo e aperto, in cui tempo libero, eventi e cultura si intreccino costantemente”.

La posizione dell’ex Macello è centrale rispetto all’Università, al nuovo campus USI/SUPSI e al futuro polo turistico congressuale del campo Marzio Nord, aggiunge il Municipo: “l’area è interessata da una fase di sviluppo qualitativo che apre la possibilità a sinergie e collaborazioni fra istituzioni diverse; è inoltre ben servita dai mezzi pubblici. Oggi, buona parte degli edifici esistenti è occupata dal CSOA Il Molino, mentre una parte è usata dalla Città come spazi espositivi e depositi. Superfici meno rilevanti sono concesse ad alcune associazioni”.

Preso atto della decisione del Consiglio di Stato di respingere la candidatura dell’ex Macello quale sede del Museo cantonale di storia naturale, la Città ha approfondito una proposta di destinazione dell’intera area, con l’obiettivo di ristrutturare e recuperare l’area dell’ex Macello.

“Il progetto di riconversione mira a valorizzare le qualità architettoniche degli edifici esistenti, attribuendo ai volumi nuove funzioni in grado di dialogare con gli articolati spazi esterni della città. L’obiettivo finale è quello di valorizzare un’area pregiata ad alto contenuto sociale ed aggregativo, in grado di contribuire al nuovo disegno urbano incentrato attorno e lungo il fiume Cassarate.

Il comparto dovrà diventare uno spazio vivo, vivace, aperto e permeabile, fortemente luganese ma di respiro internazionale, in cui tempo libero e cultura si intreccino costantemente. L’ex Macello sarà un luogo creativo e ricreativo rivolto ai giovani e a tutte le fasce di età della popolazione. Gli spazi verranno ristrutturati in maniera da lasciar trasparire la vocazione industriale del luogo e le sue funzioni del passato, con contenuti attuali.

La proposta si struttura in due parti: la parte storica dell’area sarà utilizzata per manifestazioni ed eventi multidisciplinari, coworking e costudying, ristorazione, caffè letterario, infopoint e ricezione. L’area edificabile a sud sarà utilizzata per alloggi per studenti e turisti. I contenuti saranno completati con ristorazione e spazi esterni di qualità.

L’impegno economico complessivo è stimato in circa 26.5 milioni di franchi. Dal punto di vista operativo, si procederà all’allestimento e alla realizzazione del progetto e, nel contempo, alla definizione dei partner, delle modalità di finanziamento e della forma giuridica che regoli l’adesione di enti esterni per le attività legate alla gestione degli spazi”.

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