L'allenatore fresco di promozione in Seconda Lega Interregionale: "Una vittoria del genere arriva solo se gli stimoli giungono da ogni giocatore"
Intervista all’allenatore del Collina d’Oro Omar Balmelli, campione di Seconda Lega
Mister, altra annata straordinaria. Obiettivo centrato. Quanto ti fa felice essere riuscito in una vittoria comunque non scontata…
“Molto. L’avventura al Collina è iniziata a gennaio 2017 quando sfiorammo nel girone di ritorno un salvataggio della categoria sfumato a seguito di una retrocessione imprevista dalla seconda Inter . Con Marco Petito iniziammo a progettare una squadra che potesse ritrovare la massima serie regionale. La promozione dello scorso anno e questo nuovo traguardo sono due risultati fantastici”.
In tanti (giustamente) ti attribuiscono i meriti di questa cavalcata. Come si riesce a tenere saldo una squadra che tutti aspettano cadere?
“Nel 2003 entrai nello spogliatoio dell’HC Lugano la sera che vinse un titolo inatteso. Era il Lugano di Huras, Convery e Wichser… c’era una frase appesa al muro che mi rimase impressa: ”I giocatori giocano le partite, le squadre vincono i campionati” – penso che il grande merito vada al gruppo composto dai giocatori che sono i veri protagonisti. Sono loro che lottano, segnano, soffrono e fanno emozionare. Al Collina ci sono personalità forti. Con l’aiuto di tutto lo staff tecnico (Lovato all’andata, Rosamilia al ritorno; Pedemonti e Russo) siamo riusciti a trovare la giusta alchimia per fare risultati con regolarità. Penso che sia fondamentale essere flessibili e cercare di trovare insieme soluzioni per superare le difficoltà”.
Che effetto ti ha fatto festeggiare la matematica certezza della vittoria “non sul campo?”
“Avevamo da poco finito la rifinitura del venerdì. La cosa era nell’aria e quando è arrivata la notizia è stata una strana sensazione. Da un lato dispiace non averla vissuta sul campo, d’altra parte è una situazione creatasi per l’enorme e pazzesco lavoro che la squadra ha fatto in campo in questi mesi”.
La sconfitta in semifinale di Coppa cosa ha significato per voi?
“Una delusione, senza dubbio. Avevamo la gara in mano ed è sfumata la possibilità di arrivare in finale per un soffio. Il calcio però è così. Bisogna riconoscere che il Balerna ha fatto la sua parte credendoci fino in fondo”.
C’è un giocatore che secondo te ha fatto la differenza questa stagione o che ti senti di spendere due parole?
“Una vittoria del genere è ottenibile solo se gli stimoli importanti e decisivi arrivano da ogni giocatore. Se andiamo a vedere come si distribuiscono le numerose reti segnate, si capisce che è stato il collettivo a fare la differenza. È dunque il nome di ogni giocatore che dovrei fare”.
Che Collina vedremo in 2LI?
“Penso a un Collina che vorrà ben figurare e con le giuste ambizioni. Dunque il solito Collina”.