Tra i due opinionisti antichi dissapori risvegliati dal conflitto in Ucraina. La replica di Sgarbi a Dagospia
ROMA - Una tele-rissa: Giampiero Mughini e Vittorio Sgarbi si sono azzuffati ieri, durante le registrazioni del noto talk-show, al teatro Parioli. Ne dà notizia Dagospia, che ha ricevuto oggi la versione di Sgarbi sull'accaduto. La puntata andrà in onda questa sera su Canale 5.
I dissapori tra il critico d'arte e lo scrittore non sono una novità; già nel 2019 su Rete 4 tra i due volarono le sedie. Questa volta il pretesto è stato la guerra tra Russia e Ucraina, mentre si parlava con Al Bano se fosse giusto o meno eliminare gli sportivi dalle competizioni, e se fosse giusto andare a cantare per Putin quando si poteva.
Mughini si affretta a scrivere a Dagospia, chiarendo la sua posizione: "Caro Dago, le foto che hai pubblicato non danno conto di quanto è realmente è avvenuto. Tra noi due s’è solo trattato di diverse sfumature di pensiero e di parola, e semmai di tono della voce, quanto a qualcosa che mi pare attenesse alla guerra in Ucraina e ai suoi infiniti e drammatici annessi e connessi. Nient’altro che questo".
"Come vedrai - replica Sgarbi - difendendo artisti, musicisti, sportivi, sono stato insultato, aggredito e buttato per terra da Mughini che pretendeva che un direttore d’orchestra per suonare si dichiarasse contro Putin, dimenticando che gli sportivi che lo avevano fatto non sono comunque stati ammessi a giocare. Le immagini implacabili dimostreranno che si è alzato per venire alle mani, e mi ha spinto facendomi travolgere da sedie e quadri".
La notizia della rissa, in poche ore, fa il giro del web. Al Corriere della Sera, il critico d'arte aggiunge: "Sono esterrefatto: è la seconda volta che Mughini, sempre lui, vuole passare alle mani. Io sono un noto polemista verbale, ma mi fermo a quello, fosse anche per un senso estetico".