La prima alternativa è il mantenimento dell'attuale composizione, c'è poi una cordata con cui si sta addirittura preparando la documentazione per la licenza, infine c'è un'opzione in cui c'entrerebbe l'ex presidente del Basilea. Ma non direttamente..
LUGANO - Sono giornate (e settimane) decisive per il calcio professionistico ticinese. Il Chiasso giovedì si giocherà la permanenza in Challenge League in un disperato spareggio con lo Xamax in cui deve vincere per forza con tre reti di scarto, il Lugano è nelle zone alte e sogna ancora, ma pensa anche al domani societario.
"Alla data odierna le possibili soluzioni per quanto riguarda il futuro societario sono tre. A parte continuare nell’attuale composizione, ci sono due sostanziali interessati", spiega il presidente Angelo Renzetti in una nota.
"Con il primo, in fase molto avanzata, stiamo al momento preparando la documentazione necessaria per inoltrare alla SFL la richiesta di rilascio della cosiddetta “mini-licenza”, che è una procedura prevista per avere la certezza che un’eventuale nuova proprietà abbia i requisiti per rilevare la licenza di gioco per la prossima stagione", spiega.
Il suo comunicato arriva a seguito di alcuni fraintendimenti nati ieri dopo che alla RSI ha citato l'ex presidente del Basilea Bernhard Heusler. Non sarà lui, eventualmente, a prendere il Lugano. "Per il secondo, è sì vero che il contatto è la HEUSLER WERTHMÜLLER HEITZ AG (HWH AG), una società di consulenza assai reputata in ambito sportivo e che fa capo tra gli altri anche a Bernhard Heusler. Ovviamente si tratta però di una loro attività di consulenza per un potenziale acquirente. Il fatto che io abbia citato ieri sera l’ex presidente del Basilea, persona che stimo molto anche e non soltanto per grandi successi ottenuti nel calcio svizzero, non era altro che per sottolineare la serietà della cosa", ha aggiunto il presidente.