'Nati' più forte delle critiche. I riflettori d'Europa e una 'garra' pazzesca con due giocatori tra i migliori del torneo
Di Riccardo Vassalli
L’Europeo della Svizzera è finito. I rossocrociati di Pektovic e Manicone hanno fatto rientro a Zurigo dopo l’impresa sfiorata con la Spagna. Il giorno dopo una sconfitta ai rigori è sempre il peggiore. C’è l’amarezza di immaginare quello che avrebbe potuto essere e non è stato, i conti con la Dea bendata da sistemare, ma c’è anche la consapevolezza di aver dato tutto e forse di più.
Un bidone della spazzatura al posto del cuore
Non è questo il contesto ideale per analizzare torti e/o errori arbitrali. Ma a Cesare bisogna dare quel che è di Cesare e alla ‘Nati’ quel che è della ‘Nati’. E, oltre a un atteggiamento piuttosto timido nella prima frazione di gioco, sul banco dei criticabili ci finisce di diritto Michael Oliver, il direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso ai danni di Remo Freuler al 77’. Nel calcio, si sa, non c’è scritto da nessuna parte che le partite devono finire in undici contro undici. Ma il fischietto inglese ha gravemente condizionato una partita infliggendo la sanzione massima in un contesto in cui il cartellino giallo sarebbe bastato (e forse avanzato). Lo stesso inglese finì al centro di critiche e polemiche per aver concesso, durante Real Madrid-Juventus nel 2018, un calcio di rigore ai ‘Blancos’ a pochi secondi dal termine. Episodio che portò Gianluigi Buffon a dichiarare pubblicamente che “al posto del cuore ha un bidone della spazzatura”. Frase tornata in auge ieri sera al termine del quarto di finale.
Più forte delle critiche
Partita dopo partita, la selezione di Vlado ha dimostrato di essere più forte delle critiche. Un girone non del tutto entusiasmante è stato cancellato in Ottavi e Quarti di finale con spirito battagliero e sacrificio, coesione di gruppo e unità di intenti. Il tutto abbellito da un gioco efficace e pungente al momento giusto. La Svizzera ha saputo soffrire e far soffrire. Chiedere a francesi e spagnoli per ulteriori informazioni. Qualcosa, di certo, è cambiato dopo la lettera che il CT ha indirizzato ai tifosi, infuriati per la mancanza di personalità e carattere nel match contro l’Italia. È sufficientemente intelligente, il nostro selezionatore, per aver capito lo stato d’animo dei tifosi e riversalo a suo vantaggio sul gruppo, chiamato a rispettare e onorare la maglia. E anche se in pochi hanno intonato il Salmo svizzero a inizio gara, alzi la mano chi ha ancora qualcosa da rimproverare a Shaqiri e compagni.
I riflettori d’Europa e la ‘garra’
Sarà perché non abbiamo mai mollato, sarà perché ci sono capitati avversari ‘anticipati’ al resto d’Europa, ma Seferovic e compagni hanno goduto di riflettori e tifo mai ricevuti prima. Basta fare un giro su internet per capire come, sui vari social, l’impresa della ‘Nati’ è stata riconosciuta e onorata. D’altronde, dove non ci siamo arrivati con la tecnica, ci siamo arrivati con la famosa ‘garra’ tanto cara agli uruguagi. Fino a questo momento (prima dei ‘secondi’ quarti di finale) siamo stati di gran lunga la nazionale con più tackle provati e riusciti. 84 sono i duelli tentati e 36 quelli vinti, diventando così – dietro alla Spagna – la seconda squadra che ha recuperato più palloni nel torneo.
Santo Sommer
Non c’è dubbio: tra i protagonisti assoluti di questo Euro 2020 c’è anche il nostro portiere Yann Sommer, al momento miglior portiere dell’Europeo con 21 parate, alcune miracolose e decisivi ai fini del risultato. Tra una battuta e l’altra, sul web, c’è anche chi ha chiesto di rimpiazzare la foca in piazza a Bellinzona con una statua del numero 1 elvetico.
Zuber...Svizzera
Restano ancora sei partite prima di archiviare Euro 2020. L’estate dei rossocrociati può pero cominciare. Vacanze per tutti prima di rimettersi al lavoro con entusiasmo e consapevolezza di essere finalmente diventati grandi. Tra i grandi del torneo figura Steven Zuber, attualmente 5° miglior giocatore del torneo europeo dietro a Cristiano Ronaldo, Schick, Verratti e Gosens in base all’algoritmo di FedEx Performance Zone, piattaforma partner di Euro2020.
Tra meno di 365 giorni andranno in scena i Mondiali in Qatar. La Svizzera prenota un posto tra le protagoniste e lancia un messaggio forte e chiaro a tutte. Intanto, c’è solo da essere orgogliosi di una Nazionale che ci ha regalato emozioni a non finire dopo tanti anni di mediocrità.