"Non condividiamo il punto di vista del nostro collega di comitato, ma ne rispettiamo la libertà personale di opinione"
LUGANO – La tensione tra favorevoli e contrari al Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) si fa più palpabile con l’approssimarsi del voto popolare, in agenda il 28 novembre.
Il Football Club RAPID LUGANO prende posizione sulle affermazioni di un proprio membro di comitato (Rocco Bianchi), in particolare sull’intervista proposta dalla RSI. Al tempo stesso, il Rapid deplora gli insulti e le minacce di cui lo stesso Bianchi è stato oggetto per aver espresso le sue critiche al PSE (anche in un’opinione pubblicata da liberatv).
Ecco la nota del Club.
“Il Football Club RAPID LUGANO desidera prendere posizione in riferimento ad alcuni contributi e interventi pubblici di un nostro membro di comitato, che si è espresso a titolo personale, nell’attuale dibattito in vista della votazione del prossimo 28 novembre sul PSE. In particolare siamo rimasti sorpresi dal servizio di approfondimento andato in onda nel Quotidiano (RSI, LA1) del 15 novembre, dove l’intervistatore inizialmente precisava che il nostro membro di comitato si esprimeva a titolo personale e poi, più in avanti, aggiungeva una didascalia - con l’immagine del nostro collega di comitato mentre sosteneva la sua personale tesi - nella quale indicava il nome e il cognome dell’intervistato e, immediatamente accanto, “FC RAPID LUGANO, contrario al PSE”.
Questa svista giornalistica ha creato, nell’opinione pubblica, malintesi, confusione e ambiguità sulla nostra posizione di fronte al nuovo PSE. Noi non condividiamo il punto di vista del nostro collega di comitato, ma ne rispettiamo la libertà personale di opinione e ribadiamo, invece, per l’ennesima volta che il FC RAPID LUGANO è favorevole al PSE e lo sostiene. Siamo e saremo contenti di beneficiare di ulteriori e utilissimi campi al Maglio e di poter continuare le nostre attività riservate ai più giovani a Cornaredo. La nostra posizione è sempre stata chiara e quindi, pur rispettando le opinioni di nostri affiliati che potrebbero pensarla diversamente, il nostro invito è quello di votare Sì al PSE. Deploriamo per contro nel modo più assoluto gli insulti e le minacce che in queste ore hanno colpito il nostro collega di comitato, per il solo fatto di aver espresso un parere diverso da chi, come noi, è favorevole al PSE. Riteniamo questo tipo di atteggiamento becero e lesivo della credibilità di un dibattito, nel quale devono prevalere i contenuti e la libertà d'espressione. Anche questa è una forma di violenza, che non giova alla causa per la quale si combatte”.