CRONACA
Dalle ceneri del Nyx, alla Forca nasce Le Cap
Angelo Bordogna e Philippe Bouvet lanciano una discoteca di classe al Capo San Martino. Tornano così al lavoro gli ex collaboratori del Nyx. Apertura il 14 dicembre

PARADISO – Il Nyx rinasce al Capo San Martino di Paradiso. Cioè, non proprio il Nyx, che fa ormai parte del passato e, fallimento a parte, non ha più un nome spendibile dopo quello che è successo.

Diciamo che la gente del Nyx - il gerente Philippe Bouvet, i suoi collaboratori e la sua musica - darà vita a un nuovo locale che si propone di scalare la vetta del glamour luganese. Una movida con giudizio, rivolta a un target di clientela ben definito: dai 25 ai 60 anni.

La nuova discoteca si chiamerà Le Cap e aprirà tra pochi giorni, il 14 dicembre, in quello che è ormai l’ex night Capo San Martino, il locale sotto l’omonimo ristorante che dall’alto della Forca domina il Ceresio dal golfo di Lugano al Ponte diga di Melide.

Tutto è pronto, dice Angelo Bordogna, che con Bouvet è il promotore del progetto. Punteremo molto sulla sicurezza, spiega Bordogna, un elemento fondamentale per ogni locale che si rispetti.

Posteggi? No problem. Ogni mezz’ora un bus navetta collegherà Le Cap a Melide e al centro di Lugano. Orari classici: dalle 10 alle 3 di notte in settimana, con prolungamento fino alle 5 il venerdì e il sabato. Il personale sarà quello dell’ex Nyx, che dunque potrà tornare a lavorare, insieme ai collaboratori del gruppo Bordogna.

E non è tutto: da marzo il progetto prevede anche l’apertura di un lounge bar per aperitivi e dopo cena con vista lago. Insomma, il concetto del Nyx rimane, e Le Cap intende ripetere il successo ottenuto dall’ex discoteca del Casinò.

Il tutto, con la non trascurabile carta in più rappresentata dal ristorante Capo San Martino. “I night sono morti, finiti – dice Angelo Bodogna -. Perciò abbiamo deciso di cambiare rotta. Troppi problemi e troppo tempo perso con le nuove regole legate ai permessi per le ballerini, che penalizzano i locali notturni. È tramontata un’epoca e bisogna guardare avanti. Proporre qualcosa che, nel panorama di Lugano mi pare manchi ancora: una discoteca di classe, diciamo”.

Investimenti pochi: il locale è già predisposto e si è solo trattato di adattarlo. Qualche intervento esterno, sulla terrazza, e poi via, prima di Natale si parte con una nuova musica.

emmebi

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