LOSANNA - Il Comitato internazionale olimpico (Cio) ha proposto, durante la riunione dell'esecutivo, di escludere la lotta, dal programma olimpico dei Giochi del 2020. Alle prime Olimpiadi moderne, ad Atene nel 1896, la lotta c’era, nella sua variante greco romana e libera, e senza distinzioni di peso. Da allora ad oggi c’è sempre stata, in tutte le edizioni dei Giochi. Anche a simboleggiare il legame dello sport moderno con i Giochi della storia antica. La decisione del Cio si è basata su una quarantina di criteri, fra cui audience tv, vendita biglietti, praticanti. Scarso anche l’appeal pubblicitario. Tutti ingredienti utili a chi vuol mettere alla porta questo glorioso sport, che proviene dall’antichità ed è all’origine del concetto stesso di competizione sportiva. Ora si volta pagina: il Cio immagina di togliere la lotta dal programma olimpico dal 2020. La proposta, che è stata presa a Losanna, sarà votata in via definitiva a settembre, nella sessione del Cio a Buenos Aires, la stessa che sceglierà la sede dei Giochi 2020. I Giochi 2016 in Brasile, quindi, potrebbero essere gli ultimi nei quali i muscolosi lottatori, continuatori di una tradizione ultra secolare iniziata nell'antica Grecia e diventata leggenda con Milone di Crotone (il più celebre lottatore greco antico), si affronteranno sul tappeto a caccia di una medaglia. Poi fine, basta, addio ad una delle discipline che hanno dato origine alla storia delle Olimpiadi.