Fischi e "Bella ciao" contro l'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco. Ovazioni per l'intervento di Don Luigi Ciotti e della trans Vladimir Luxuria
GENOVA - C'era tutta Genova questa mattina a portare l'ultimo saluto a Don Andrea Gallo. Un funerale sopra le righe, così come è stata tutta la vita del prete di strada. Al corteo funebre hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni, dei movimenti alternativi anarchici e di sinistra, la gente comune, e poi i suoi ragazzi, gli ultimi, della comunità San Benedetto al Porto.
Un corteo formato da migliaia di persone, quasi festoso, scandito al ritmo di Bella ciao, ha accompagnato il feretro del sacerdote in Chiesa. E durante la messa, quasi come fosse un passaggio inevitabile, c'è stata anche la contestazione all'arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, che ha celebrato il rito funebre. Inevitabile perché Bagnasco è rappresentante di quel potere ecclesiale da sempre combattuto da Don Gallo e che sempre ha avversato le azioni del socerdote, scomparso in settimana all'età di 84 anni.
Nel corso dell'omelia, il cardinal Bagnasco, è stato più volte interrotto da fischi, dal coro di Bella Ciao e da quelli che urlavano al ritmo di "vergogna, vergogna" e "Andrea, Andrea". Una contestazione che ha costretto il cardinale ad interrompere la predica. E solo l'intervento della storica segretaria di Don Gallo gli ha permesso di terminare.
Sono stati invece salutati con scroscianti applausi gli interventi di Vladimir Luxuria, la trans più famosa d'Italia che ha ringraziato il "Don" per averla accolta a braccia aperte nella Chiesa, e di Don Luigi Ciotti: un altro prete di strada che ha appassionatamente ricordato l'amico scomparso.