Vini contraffatti, Valsangiacomo: "Ticinesi, state tranquilli"
Dopo il caso dei falsari di Romanée-Conti, uno dei quali è domiciliato a Lugano, parla il produttore di vino: "Ma sapere da chi si sta acquistando qualcosa è fondamentale"
MENDRISIO – Uno dei due imprenditori arrestati nell’ambito della maxi-operazione “bollicine” per la contraffazione e vendita dei finti Romanée-Conti è domiciliato a Lugano e a Lugano era amministratore unico proprio di un’attività che si occupava di commercio di vini e alcolici. Se e in che misura il Ticino sia stato toccato dai prodotti contraffatti non è ancora noto, ma, commenta Uberto Valsangiacomo dell’omonima storica azienda vitivinicola, “premetto che della vicenda non so molto più di quanto emerso dai giornali, non è comunque un commerciante noto sulla piazza ticinese o svizzera. Secondo me si trattava di una società bucalettere, da quello che so infatti il commercio dei falsi era destinato ai mercati asiatici o russi”.“Sono mercati particolari e a mio avviso hanno tentato il colpaccio. Di Romanée-Conti se ne producono solo seimila bottiglie all’anno e per averne una ci vogliono qualche mille franchi. È chiaro che una situazione del genere fa gola a un falsario, tanto più che oggi si falsifica di tutto. Ma ritengo che questo sia un caso abbastanza isolato e non un fenomeno dilagante. Sicuramente poi non è una realtà che riguarda il nostro mercato. Anzi – aggiunge scherzando – sarei quasi lieto se qualcuno falsificasse un mio prodotto, vorrebbe dire che ha raggiunto una certa eccellenza”.Secondo Valsangiacomo quindi il cliente ticinese non corre nessun rischio di incappare in qualche frode. Ma per evitare di avere brutte sorprese, soprattutto quando si ricercano prodotti di pregio siano vini o altro, la cosa migliore è sempre affidarsi a rivenditori qualificati: “La prima cosa cui ho pensato quando ho letto la notizia è stata proprio ‘ecco, un altro caso in cui l’acquirente se oltre al prezzo del prodotto, fosse andato a verificare anche da chi lo compra, probabilmente si sarebbe evitato la bella sorpresa’. Sapere da chi si sta acquistando qualcosa è fondamentale. Nel caso dei vini poi per evitare brutte sorprese è sempre meglio affidarsi a negozi qualificati e commercianti seri. In fin dei conti è sempre un prodotto che mettiamo in bocca e quindi si spera che venga venduto da persone serie”.“Dietro al prezzo di un prodotto poi ci deve essere anche un servizio. Nel caso dei vini ad esempio il rivenditore qualificato fornisce una garanzia sulla qualità di quanto vende, perciò nel caso in cui quanto ci portiamo a casa sia in qualche modo difettato e non corrisponde agli standard lo si può anche riportare indietro. Il commerciante serio a quel punto si prende la sua responsabilità sostituendo o rimborsando il prodotto. È quello che avviene a livello ticinese dove tute le grosse aziende sono affiliate all’associazione dei commercianti di vini, dove abbiamo un decalogo di comportamento per offrire servizio di qualità ai nostri clienti. Come dico sempre è fondamentale informarsi sempre sulla serietà e il servizio post vendita e, come dice il proverbio, nel dubbio astenersi”.“In fondo – conclude – oggi come oggi i vini più pregiati al mondo si trovano anche su ebay, ma chi garantisce? Quando si parla di certi prodotti sarebbe un po’ come cercare di andare a comprare la borsa di Luis Vitton dal marocchino sulla spiaggia. Ma ripeto, secondo me è un caso abbastanza raro e isolato. Chi compra una bottiglia di Romanée-Conti sa quello che sta comprando, non ha caso sono stati scoperti quando qualcuno che aveva acquistato il prodotto ha cercato di rivenderlo in Francia. Hanno cercato di falsificare uno dei vini più pregiati al mondo, ma questo avviene ormai con qualsiasi prodotto che abbia raggiunto un grande pregio. Ripeto, per evitare di finire in qualche raggiro e collezionare una brutta sorpresa basta affidarsi ai i servizi di un commerciante specializzato”..