CRONACA
Addio Cittadella: se ne va un altro pezzo di storia di Lugano. Effetto del LAC e della crisi finanziaria
L'associazione che gestisce la sala teatrale: "Procederemo allo studio per realizzare un progetto edilizio a sette piani con uffici, appartamenti e una sala multifunzionale"

LUGANO – Cittadella addio… Se ne va un altro pezzo di storia di Lugano.  La storica sala che per anni è stata il punto di riferimento per la stagione teatrale di Lugano verrà abbattuta e al suo posto sorgerà un edificio di sette piani. È uno degli effetti dell’arrivo del LAC e delle difficoltà finanziarie del Comune. Lo fa sapere l’Associazione Cittadella in una nota stampa firmata da Oscar Bizzozero. Che non nasconde qualche tono polemico per come si sono svolte le trattative negli ultimi due anni.

“E’ chiaro che, senza l’inquilino più importante che è costituito dalla Città di Lugano, il Cittadella non può sopravvivere solo affittando la sala alle compagnie amatoriali e alle scuole di danza. L’accordo con il Municipio risulta così costituito dalla messa a disposizione del Teatro Cittadella ancora per la Stagione 2014-2015. Pertanto procederemo allo studio per la  realizzazione di un progetto edilizio sul nostro sedime che è R/7 e che contempli una sala polifunzionale, uffici e appartamenti”.

Sta tutto in queste poche righe. L’Associazione ripercorre le ultime tappe dei rapporti con il Municipio e il Dicastero cultura, in particolare “Lugano in scena”: “Nel dicembre 2011 il direttore artistico Renato Reichlin convoca Oscar Bizzozero (presidente dell’Associazione nonché amministratore) e Andrea Incerti (direttore del teatro nonché vice-presidente dell’Associazione) e chiede di presentare un’offerta di affitto annuale per il teatro asserendo che, oltre il LAC, sarebbe interessante per la Città poter disporre anche di una sala di media capienza (426 posti contro i 150 del Foce e i 1'000 del futuro LAC)”.

L’Associazione Cittadella allestisce subito una proposta d’affitto annuale evidenziando che la struttura, (se si desidera mantenerla in funzione almeno per i prossimi 20 anni - per un periodo più breve la spesa inciderebbe troppo sulla gestione), per poter avere i requisiti tecnici richiesti attualmente dalle compagnie professioniste, nonché la sistemazione dell’esterno di tutto lo stabile, necessiterebbe di un credito di circa 2 milioni di franchi – in tale occasione vengono date ottimistiche previsioni.

“Però – prosegue la nota -, nell’estate 2012, dopo un incontro con Giovanna Masoni e Angelo Jelmini e lo stesso Reichlin, a cui sono seguite diverse perizie ordinate dalla Città di Lugano, non sono state definite le nuove condizioni per la collaborazione Città/Cittadella. Dopo vari scritti senza riscontri l’Associazione Cittadella comunica al Municipio una scadenza inderogabile al 31 dicembre 2013. A questo punto veniamo convocati dal direttor Sganzini per il 22 gennaio. All’incontro fissato sono presenti il sindaco Marco Borradori, la vice-sindaco Giovanna Masoni e la municipale Cristina Zanini-Barzaghi”.

Durante il colloquio i municipali auspicano il mantenimento del Teatro Cittadella ma informano i responsabili del Cittadella che gli oneri per la ristrutturazione dovrebbero essere a carico dell’Associazione Cittadella. Il Comune di Lugano, data l’attuale situazione finanziaria, non è in grado di contribuire a tali spese.

La storia: dal cinema al teatro

La Cittadella, voluta e finanziata dalla Fondazione Basilica del Sacro Cuore, nacque alla fine degli anni 50 e comprende uno stabile di 5 piani e una sala teatrale, al piano terreno negozi, al primo, secondo e terzo piano sale riunioni e al quarto piano appartamenti. Nel 1960 entra in funzione la sala teatrale concepita come auditorium – a tale scopo l’acustica è particolarmente curata. In seguito viene attrezzata con macchine per proiezione di film 35 mm.
L’attività è alternata tra spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’attività teatrale e concertistica ha come ospiti anche parecchi nomi di fama internazionale oltre naturalmente alla compagnia di Alberto Canetta che ha sede stabile in Cittadella.

Da tenere presente che non c’era ancora il Palacongressi e lo Studio Foce non era ancora stato trasformato in teatro – per cui il Cittadella era l’unica alternativa al Teatro Apollo (Kursaal). Dopo i primi anni di splendore per il Cittadella si verifica una stasi con la costruzione del Palacongressi anche se quest’ultimo dimostra di non avere un’acustica perfetta ma possiede un maggior numero di posti.

Nel 1988 con l’arrivo in Parrocchia di Don Alberto Quadri (un parroco amante  del teatro) avviene una svolta – un gruppo di volontari (Andrea Incerti – Renato De Ambroggi e Oscar Bizzozero) si rimbocca le maniche e chiede all’allora Fabbriceria della Basilica del Sacro Cuore (amministratrice della struttura Cittadella) un credito per iniziare i lavori di rinnovamento del Teatro.

A seguito della formazione della grande Parrocchia di Lugano (fusione delle 5 parrocchie: Cattedrale – Santa Maria degli Angioli – San Nicolao – Sacro Cuore e Cristo Risorto) tutti i beni delle singole parrocchie vengono trasferiti alla Parrocchia di Lugano. Per tutta la struttura del Cittadella (stabile e cinema-teatro) ci si rende conto che per la Parrocchia risulta essere difficile gestire questa attività – pertanto, dopo analisi e trattative con S.E. Mons. Corecco (allora Vescovo della Diocesi di Lugano) si decide lo scorporo della medesima dalla Parrocchia.

E così, nel 1993, viene costituita l’Associazione Cittadella. Dopo aver acceso un’ipoteca, si procede con i lavori di rinnovo.

Poco dopo viene chiuso il Kursaal e, per sei mesi in cui non è ancora aperto il Cinestar, il Cittadella ha un rilancio come cinema (finalmente prime visioni). Il periodo comunque non dura molto poiché, con l’apertura del Cinestar, la situazione del cinema ridiventa critica, nonostante l’ottima attrezzatura tecnica.

A questo punto anche la Città di Lugano, dopo la chiusura del Teatro Apollo (Kursaal) ha bisogno di un teatro per la Stagione e inizia a utilizzare il Cittadella senza un contratto ben definito pagando un affitto di volta in volta come le altre compagnie. Negli anni successivi gli spettacoli si intensificheranno.

Il contratto con la Città di Lugano aveva una scadenza alla fine del mese di agosto 2012  -  anno in cui il LAC avrebbe dovuto aprire. 

red

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