Se da una parte il progetto Seven ad Ascona raccoglie successi, dall’altra il finanziatore di origine tedesche ha anche qualche problema con i suoi investimenti, in particolare in Germania con la casa automobilistica Wiesmann, vicinissima al fallimento
LUGANO – La notizia dell’attribuzione della gestione ex Nyx (discoteca e lounge bar) e del ristorante del Casinò di Lugano al gruppo Seven, già presente ad Ascona e riconducibile all’imprenditore di origini tedesche Stefan Breuer, era nell’aria già da un po’, ma solo ieri è giunta l’ufficialità (leggi articoli correlati). L’offerta è stata ritenuta “la migliore che rispetta i criteri di aggiudicazione”.
Ma chi è Stefan Breuer? Se a Sud delle alpi è noto soprattutto per il progetto Seven ad Ascona, che comprende diversi ristoranti, dove lavora lo chef stellato Ivo Adam, una discoteca e degli appartamenti, Breuer ha diverse attività nelle quali ha investito con la sua Stebre Holding con sede a Vaduz, in Liechtenstein.
E tra queste negli ultimi mesi ne spicca in particolare una, quella legata alla storica, perlomeno per gli appassionati, casa produttrice di auto sportive: la Wiesmann di Dülmen (DE). Una piccola produzione altamente specializzata che in 25 anni ha sfornato circa 1'600 automobili sportive, vendendone diverse anche in Svizzera.
L’azienda, nata nel 1985 e della quale Breuer era l’azionista di maggioranza con circa i due terzi dei titoli, è al centro di una procedura fallimentare dovuta ad insolvenza, a causa degli alti costi produttivi e di quelli legati alla costruzione della modernissima nuova sede, voluta fortemente da Breuer. La notizia risale allo scorso agosto e ne aveva parlato anche il noto magazine economico svizzero Bilanz (leggi l’articolo in tedesco qui). In novembre si erano poi rincorse voci su un rilancio dell’azienda, grazie all’afflusso di nuovi capitali che avrebbero dovuto coprire il buco di 9 milioni di euro, tra i quali troviamo di nuovo Breuer.
Tra novembre e dicembre si sono susseguiti diversi colpi di scena, tra annunci di salvataggio, di nuovi investitori e un piano di risanamento che prevedeva il passaggio da una SA, con responsabilità limitata, ad una società per azioni.
A gennaio, il termine era fissato al 7, è però giunta la doccia fredda: i soldi non sono arrivati e il destino del marchio Wiesmann sembrerebbe dunque segnato in negativo, compreso quello del centinaio di collaboratori. Per Breuer si prospettano pertanto delle perdite milionarie.
L’imprenditore che si occuperà della nuova ristorazione e dell’intrattenimento al Casinò di Lugano non vanta dunque solo successi, anche se l’affermato business di Ascona è certamente più vicino alla nuova attività rispetto alla produzione di auto sportive, il che dovrebbe far ben sperare i vertici della casa da gioco, ma all’interno del municipio di Lugano, città che detiene la maggioranza delle azioni del casinò, serpeggia un po’ di preoccupazione.
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