Lo riporta oggi il Caffè e la stoccata è servita: per una beffarda legge del contrappasso, i tre candidati “fanno tutti parte della pattuglia acrobatica di via Monte Boglia, proprio quella "pura e dura" che si richiama al "Nano"
LUGANO – Leghisti nelle fila dei Massoni? Non è ancora detto, ma le domande di adesione, in due Logge del Ticino, intanto, sono state presentate. Così almeno stando a quanto riporta oggi il Caffè, secondo cui tre leghisti “di calibro minore” (di cui due gran consiglieri) hanno chiesto di far parte dei “Fratelli muratori”.
I nomi non vengono svelati, il domenicale si limita a dire che “uno da qualche anno sta emergendo sulla scena politica e, sebbene non faccia ancora parte del cerchio magico dei colonnelli leghisti, sono in molti a quotarlo tra i futuri leader”.
Cosa ne sarà delle loro candidature lo si scoprirà in futuro, anche perché, aspetto già emerso in occasione della richiesta di adesione di Norman Gobbi, per alcuni dei ‘fratelli’ certi ideali della Massoneria (fratellanza, tolleranza, uguaglianza e libertà) mal si conciliano con le posizioni del Movimento di Monte Boglia.
Ma quel che preme rimarcare al domenicale, non senza qualche frecciatina, è che, in una sorta di beffarda legge del contrappasso, i tre candidati “fanno tutti parte della pattuglia acrobatica di via Monte Boglia, l'ala del movimento più spericolata, quella "pura e dura" che si richiama al " Nano" e che oggi gioca la carta dell'operazione Massoneria”.
Insomma, la vera notizia per il Caffè è che “Squadra e Compasso, i simboli di un potere contro cui si scagliava in passato il presidente a vita Giuliano Bignasca, oggi piacciono anche alla Lega”.