Protesta a luci rosse: le prostitute del Moulin Rouge contro quelle dell'Icerberg
Singolare protesta da parte di un gruppo di lucciole che ha scritto al Municipio di Lugano, alla polizia comunale e al Procuratore generale, denunciando una discriminazione ai loro danni da parte delle colleghe del vicino postribolo
LUGANO - Due lettere di protesta. La prima inviata in giugno al Dicastero edilizia privata della Città di Lugano con copia alla Polizia comunale. La seconda al Procuratore Generale John Noseda. A firmare i due scritti un gruppo di prostitute, circa una quarantina, del Moulin Rouge. La vicenda è raccontata oggi sulla Regione e riferisce di una vera e propria contesa tra le ragazze del bordello che porta il nome dello storico locale di Parigi e quelle dell'Iceberg."Le leggi - scrivono le prostitute in una delle lettere - devono essere uguali per tutte: noi siamo in regola, paghiamo le tasse e restiamo dentro. Loro invece stanno fuori mezze nude con i clienti a sbaciucchiarsi. Se possono stare fuori loro, perché noi no?". In soldoni, le lavoratrici del Moulin Rouge lamentano una discriminazione ai loro danni, quasi una concorrenza sleale, da parte delle squillo dell'Iceberg che si mostrerebbero sulla terrazza del locale, ben visibile dalla strada cantonale, per attirare i clienti. Le lettere per ora non hanno ricevuto risposta. La Regione ha contattato le tre istituzioni a cui le ragazze si sono rivolte. Ma né il Dicastero edilizia privata della Città, né la polizia comunale e neppure il Procuratore generale sembrano intenzionati a chinarsi sul caso.