CRONACA
Il ricatto corre sui social. Prima il contatto su Facebook. Poi: "Dammi il tuo Skype e fammi vedere...". Dialogo erotico con la sedicente signorina Perron
L'inchiesta: su segnalazione di una vittima di tentata estorsione abbiamo accettato le avance di una ragazza. E da Facebok siamo arrivati a Skype. Diceva di essere di Bellinzona, ma...

LUGANO - Qualche settimana ci fa arriva una delle tante richieste d’amicizia su Facebook. Una ragazza, all’apparenza, anche se di nome fa Francisco. Francisco Perron. Dopo aver verificato che conta già parecchi amici in comune (anche utenti che conosciamo personalmente) e che dichiara di essere parrucchiera e di abitare a Bellinzona, accettiamo la richiesta.

Poco dopo arriva il primo messaggio in chat: “Ciao”. Non rispondiamo. Il giorno dopo un altro messaggio: “Tu è lì?”. Non rispondiamo. Terzo messaggio: “Vuoi essere il mio bambino?”. A questo punto rispondiamo: “Scusa?”. Nessuna reazione. Seguono nei giorni successivi altri tentativi di approccio.

Poi, l’altro giorno, riceviamo un messaggio da un amico in comune (che non conosciamo personalmente) che ci mette in guardia: “Non rispondere, perché questa poi ti ricatta su Skype”. Chiediamo spiegazioni. Ho denunciato la cosa in polizia, scrive l’utente di Facebook, ma mi hanno detto di non pagare (perché di solito la gente paga per evitare problemi) e che è difficile identificare l’autore o gli autori… Un classico caso di "sexting", insomma.

Bè, allora decidiamo di provare a vedere che cosa succede rispondendo alla signorina Francisco Perron, che, tanto è “ticinese”, non si è nemmeno accorta di essere finita in contatto con un giornalista, cosa assolutamente palese visto che il nostro profilo è direttamente legato a liberatv… 

Proprio in quel momento arriva l’ennesimo messaggio nella chat di Facebook. A questo punto rispondiamo. Domande generali, tipo: chi sei, cosa fai, quanti anni hai, dove abiti? Le uniche risposte: “Sono una donna, ho 26 anni”.
Cosa stai facendo?, chiede la signorina Perron.
Nulla di particolare, rispondiamo, e tu cosa vuoi?, chiediamo.
“Cerco uomini”.
Per cosa?
“Dammi il tuo Skype!”.
Perché hai bisogno del contatto Skype? “Vogliamo fare l’amore con te”.

Prima mandami una tua foto, rispondiamo. Dopo un po’ di insistenze, ecco che spunta un “selfie” nella chat, che in effetti corrisponde alla foto del profilo Facebook. “Adesso datemi il tuo Skype”, insiste la ragazza.

Va detto che tutta questa conversazione si svolge in un italiano strampalato, con molte frasi assolutamente incomprensibili, altre in francese, altre in spagnolo…

Ma sei in Ticino? No, risponde la signorina Perron, sono in Costa D’Avorio. In Costa d’Avorio? Ma non stavi a Bellinzona? “Sono venuta a trovare mia sorella in Costa d’Avorio, datemi il tuo Skype sono nuda sul letto e mi eccito”.

Domandina trabocchetto: ma che ora è adesso in Costa D’Avorio? La signorina Perron ha qualche difficoltà a rispondere, e infatti non risponde.

Ma vuoi soldi per fare l’amore su Skype?, chiediamo. “Noooo, niente soldi”. E perché lo vuoi fare allora? “Mi eccita”. E così via, fino a che la sedicente ragazza arriva a dire: “Ti voglio sposare”. Sposare? Ma se nemmeno mi conosci… 

Quando torni in Ticino?, chiediamo. “Voglio dirmi che vengo in mezzo a voi no?”.

Mah, andiamo avanti. E lei insiste: “Datemi il tuo Skype”. E poi?, chiediamo. “Dimmi tu lo voglia o no?”, risponde lei.

Ok, proviamo a inviarle il contatto Skype. Poco dopo arriva la chiamata. Nello spazio video si vede una donna (quella nella foto), che non pare essere (anzi non lo è proprio!) Francisco Perron, vestita in modo discinto, che si tocca il seno e tra le cosce. L’audio è disattivato, perché evidentemente si tratta di un filmino e non di un’immagine live.

Nel frattempo arriva un messaggio nella chat di Skype: “Fammi vedere il tuo c…”. Rispondiamo: “No, prima spogliati tu”.

La conversazione a questo punto si interrompe bruscamente. Riscriviamo alla signorina Perron su Facebook. “Hai interrotto la conversazione, come mai?”. E lei: “Datemi il tuo Skype”. Ma non eri tu la ragazza che vedevo nell’immagine!, facciamo notare. E lei, imperterrita: “Datemi il tuo Skype”. Ma te l’ho appena dato, mi hai anche chiamato! “Ok Possa tu mi mostrare il tuo c… mi eccita Ok”. Rispondiamo: “No, prima spogliati tu”.

Ecco, finisce qui. Probabilmente chi sta dietro la chat mangia la foglia e il profilo sparisce anche da Facebook. Come sparisce tutta la conversazione dei giorni precedenti. Restano solo le ultime battute, che abbiamo appositamente salvato, una foto della ragazza che si è mostrata su Skype e un frammento di registrazione del video.

Difficile dire chi stia dietro questi tentativi di truffa. Probabilmente organizzazioni che operano dall’estero. Tu cedi alle proposte erotiche, ti fai vedere nudo (è quello che cercano di farti fare), loro di filmano e poi ti scrivono che se non paghi ti sputtanano. Insomma, bisogna fare attenzione, perché le donne che dicono di voler fare l’amore gratis in chat esistono, probabilmente, soltanto nel mondo delle favole e dei sogni. E Facebok è piena di “fake” e di truffatori.

emmebi

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