Patinatura retrò e ‘swinghettino’ accompagnato da mosse degne del Molleggiato: si presenta così (ma solo per beneficenza) il chiacchierato Senatore con la sua “Famme cantà â€, canzone-parodia di alcune delle sue frasi rese celebri dalle imitazioni di Crozza
ROMA – Patinatura retrò e ‘swinghettino’ accompagnato da mosse degne del Molleggiato: si presenta così Antonio Razzi al suo debutto come cantante con la sua “Famme cantà â€. Il più canzonato fra i senatori non ha però deciso di abbandonare la politica per lanciarsi nell’industria musicale, perché, come canta, “quello che io faccio, non ho mai pentitoâ€.
La canzone nasce in realtà nell’ambito di un progetto benefico che ha il suo epicentro nella manifestazione che si terrà venerdì prossimo a Pescara, “Federico&Friendsâ€, a cui parteciperà anche il Senatore. Dedicato a Federico Cetrullo, 23enne abruzzese rimasto gravemente ferito alla spina dorsale in un incidente automobilistico, lo scopo del progetto è di raccogliere il denaro necessario, 100mila euro, per permettere al giovane di recarsi a Zurigo e sottoporsi all’operazione che potrebbe farlo tornare a camminare.
E così, nell’ambito della raccolta fondi, è nata “Famme cantà â€, canzone-parodia delle frasi del chiacchierato Senatore rese celebri dalle imitazioni fatte da Maurizio Crozza. “Sono stato eletto senatore, perché di fame si muore. E ora che Crozza mi ha imitato sono anche famosoâ€, canta sereno.
E il testo non poteva ovviamente che contenere anche il riferimento alle sue due chicche più celebri: quelle sul rimborso spese (“Voglio solo il rimborso spese, per arrivare alla fine del meseâ€) e sulle ‘vere ragioni’ del far politica: “Caro amico te lo dico da amico, io penso a li cazzi miei!â€
On line dal 18 febbraio, in soli cinque giorni di presenza sul web la performance canora di Razzi ha già superato le 100mila visualizzazioni.