Accusati di truffa e contraffazione di merce aggravate, con la sentenza pronunciata oggi le Assise correzionali hanno accolto la richiesta di pena formulata dal pubblico ministero per padre e figlio, entrambe reo confessi
LUGANO – Una multa di 5 mila franchi a testa e 24 mesi sospesi per tre anni, questa la condanna decisa dalle Assise correzionali di Lugano per i due falsari di Romanée-Conti, accusati di truffa e contraffazione di merce aggravate.
I due, padre 65enne e figlio 30enne, entrambi cittadini italiani e reo confessi, avevano smerciato diverse bottiglie contraffatte ad alcuni grossisti ticinesi incassando oltre un milione di euro. Si parla infatti di 267 bottiglie (false) del prestigioso vino, vendute anche a 10mila franchi l’una.
Con la sentenza pronunciata oggi, le Assise correzionali hanno quindi accolto e confermato la richiesta di pena formulata dal pubblico ministero. Come riferisce la RSI nel dar notizia della condanna, durante il dibattimento sono inoltre emersi altri dettagli sulle attività illecite condotte dai due falsari, al centro di una inchiesta analoga tutt’ora aperta in Francia e con all’attivo una pena già patteggiata in Italia.