Uno dei sei arrestati, il 29enne kosovaro, giura di essere estraneo al delitto: "Pensavo che andasimmo a divertirci*
CHIASSO - Uno dei sei arrestati giura di essere estraneo al delitto: era convinto che i compagni lo stessero portando al bordello, al Maxim, che sta lì a pochi metri dal palazzaccio di via Odescalchi dove una settimana fa è stato ammazzato il 35enne portoghese.
Secondo il Corriere del Ticino, il 29enne kosovaro pensava a una scampagnata sessuale in quel di Chiasso e non che ci fosse in programma un regolamento di conti.
Credeva che i compari l’avrebbero portato al Maxim. A leggere il Corriere si capisce che il 29enne, tramite il suo legale, sta già scalpitando per essere rimesso in libertà.
Oddio, inizialmente un piccolo regolamento di conti era previsto, a Lugano, in seguito a una rissa avvenuta in discoteca, ma nella quale però il portoghese ucciso non c’entrava proprio nulla.
Il kosovaro, scrive il Corriere, ha spiegato agli inquirenti che giovedì scorso verso sera ha ricevuto un messaggio da un amico, che lo invitava a trovarsi al parcheggio del cimitero di Lugano. Era convinto di dover affrontare un gruppo di albanesi coi quali era scoppiata una rissa in discoteca lunedì sera.
Si sarebbe dunque trovato sul luogo della sparatoria senza saperlo e sarebbe stato solo spettatore della tragedia. Il 29enne sostiene inoltre di conoscere solo due dei componenti della spedizione punitiva: il 26enne di origini kosovare e l’italo-brasiliano. Afferma anche di non aver mai spacciato stupefacenti.
Insomma, davvero un bravo ragazzo! C’è da chiedersi cosa ci faccia ancora in carcere. Liberarlo, riverirlo e chiedergli anche scusa, magari.