Ecco i passaggi salienti dell'intervista pubblicata da Libero
LUGANO - Ma cos’ha detto davvero nell’intervista al quotidiano Libero la pornostar napoletana Valentina Nappi? Ne parliamo perché una sua frase sugli immigrati riportata dal sito mattinonline ha suscitato oggi la reazione del capogruppo del PPD Fiorenzo Dadò (leggi qui) e la replica del deputato leghista Boris Bignasca (leggi qui).
Ma quella frase fa parte di una lunga e articolata intervista dal titolo: “Io pornostar comunista, sapete con chi voglio fare sesso?”…
La Nappi, che dimostra di avere una certa intelligenza e una certa cultura, si dichiara di sinistra e anti-leghista. Aveva già fatto scalpore in Italia l’anno scorso per le sue dichiarazioni su sesso e immigrati, e per una foto in cui compariva circondata da ragazzi di colore. Ecco alcuni passaggi salienti dell’intervista a Libero, compreso quello sugli immigrati.
Valentina, dicono tu sia la pornostar italiana più pagata. Quanto guadagni?
“Non lavoro sempre. Nei mesi in cui lavoro posso guadagnare dai cinque ai quindicimila euro lordi, da cui ovviamente vanno detratte spese e tasse. Non mi posso lamentare, ma non sono certo ai livelli di un qualsiasi personaggio del mondo dello spettacolo di fama pari alla mia”.
Sulla carta di identità che c’è scritto alla voce “professione”?
“Ho una carta di identità vecchia. A ogni modo un pornoattore è una via di mezzo fra un performer e un attore. In un certo senso è più di un attore, poiché è chiamato a muoversi sul confine tra rappresentazione e performance. Ma direi che attore va bene”.
Che ne pensi delle violenze sulle donne a Capodanno in Germania? Secondo te c’entra l’islam?
“È una domanda mal posta sul piano logico. L’islam è una religione, è diffusa in contesti estremamente differenti tra loro, contesti il cui grado di modernità e sviluppo varia enormemente. A ogni modo io sono contro tutte le religioni”.
Ma è in corso una battaglia di civiltà tra noi e l’islam? Quanto c’entra la libertà sessuale in questo discorso?
“La battaglia di civiltà è tra la modernità e le forze, come ad esempio la religione cattolica, che provano a resisterle. La modernità è la morale autonoma kantiana, l’utilitarismo benthamiano, il positivismo, il futurismo e in futuro probabilmente il comunismo. Le forze che le resistono sono le tradizioni, le religioni, il conservatorismo sociale e il conservatorismo economico (che oggi è rappresentato dal nefasto neoliberismo che erode i diritti del lavoro)”.
Il comunismo è il futuro?! Veramente mi sembra più il passato, e anche nefasto. O no?
“Quello che dici è la banale vulgata di destra sull’argomento. Non intendo replicare perché il discorso sarebbe estremamente lungo”.
Hai scritto su Facebook: “Io sono femmina, non sono donna. Perché alle donne piace abbuscare”, che poi in napoletano significa “prendere botte”. Me la spieghi?
“Donna viene da “mea domina”, è un lemma di origine stilnovista, non mi piace. Mi fa pensare ai ruoli di genere. E una che accetta i ruoli di genere come la porta aperta dall’uomo, essere servita prima al ristorante e cose così, dovrebbe essere coerente e accettare anche di abbuscare”.
Fammi capire, dato che in un’altra occasione hai detto “han provato a farmi il baciamano, ho risposto baciami il culo”. Se una donna accetta una galanteria, è giusto che accetti anche uno sberlone?
“Non è questo il punto. Il punto è che lo sberlone e la galanteria appartengono alla stessa cultura, che viene dal passato”.
Valentina Nappi e i profughi: tu sei contro le barriere e i confini. Sei dunque contenta che il governo Renzi vuole togliere il reato di clandestinità?
“Io non sono per la libertà di movimento di quelli che sono contro la libertà di movimento. Quelli li confinerei in uno Stato tutto loro e non li farei uscire”.
Non credi che gli immigrati poveri e senza lavoro portano un maggiore tasso di criminalità?
“Qualsiasi economista serio (un Giavazzi, per esempio) ti farebbe notare che gli immigrati costituiscono una ricchezza. Quasi in nessun caso c’è stato un aumento statisticamente significativo dei crimini nei Paesi che hanno aperto le porte all’immigrazione”.
Una volta hai ammesso di avere fatto sesso con un profugo, è vero?
“Ho fatto sesso con immigrati, ma credo si trattasse di immigrati regolari”.
Sei anti leghista. Se uno vota Salvini tu lo banni e lo cancelli dai social. Perché?
“Per dargli una sberla virtuale, sperando che si svegli”.
Due omosessuali devono poter adottare un bambino?
“Assolutamente sì. Reputo assurdo che ci si ponga anche il problema”.
Sabato però c’è stato il Family Day. Che pensi di quelle persone in piazza?
“Non tutti sono condannati a essere intelligenti”.
Dimmi una caratteristica imprescindibile per fare il pornoattore.
“La più importante è la testardaggine nel migliorarsi. Il pornoattore deve essere un po’ come un maestro di sushi o come un qualsiasi artigiano che lavori con la gestualità: deve provare e riprovare, vedere cosa viene fuori, modificare un po’ i particolari, cercare allo stesso tempo l’eleganza e la potenza dell’immagine trasmessa”.
Il porno e la paura di contrarre malattie. Quanto ci pensi?
“È ben noto che la gente sopravvaluta certi rischi e ne sottovaluta altri. Ad esempio, il rischio rappresentato dagli attentati terroristici è enormemente amplificato dalla percezione collettiva, mentre quello degli incidenti stradali è molto sottovalutato. Ecco: il rischio di contrarre l’hiv per un pornoattore è prossimo allo zero”.
Un giorno ti vedi mamma? Se sì che dirai a tuo figlio del tuo lavoro?
“Ti ricordo che il mio nome da pornoattrice coincide perfettamente col mio nome reale. Ad ogni modo, non voglio avere figli, anzi sulla Terra siamo in troppi e bisognerebbe entrare in una logica di controllo delle nascite”.
L’intervista integrale al link:
http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11874718/valentina-nappi-pornostar-comunista-sesso-neri.html