La Tobler si aggiudica anche il catering del 2 giugno. Mentre la festa popolare del 4 e del 5 va a un'altra ditta lucernese
di Marco Bazzi
Bene, adesso abbiamo il quadro completo. Lo scandalo dei catering (certo, parliamo al plurale) assegnati in vista dell’inaugurazione di Alptransit si allarga. Alla faccia delle sacrosante proteste che si sono levate dal Ticino. E possiamo tranquillamente parlare di farsa. Di presa per i fondelli. Altro che “accuse infondate”, come scriveva l’altro giorno in una nota l’Ufficio federale dei trasporti!
Iniziamo dal quadro. Poi veniamo alle considerazioni.
Festeggiamenti ufficiali di mercoledì 1° giugno (per le autorità cantonali, nazionali e internazionali) al portale Sud del traforo. Luogo: Pollegio. Committente: Ufficio federale dei trasporti. Azienda selezionata sulla base di un concorso a invito: F. Tobler Ag, Canton Lucerna.
Festeggiamenti ufficiali di mercoledì 1° giugno (per le autorità cantonali, nazionali e internazionali) al portale Nord del traforo. Luogo: Erstferld. Committente: Ufficio federale dei trasporti. Azienda selezionata sulla base di un concorso a invito: F. Tobler Ag, Canton Lucerna.
Festeggiamenti di giovedì 2 giugno per le maestranze (circa 3'000 invitati). Luogo: Pollegio. Committente: Alptransit. Azienda selezionata sulla base di un concorso a invito (esteso anche ad almeno un’azienda ticinese): F. Tobler Ag, Canton Lucerna.
Nota importante: la richiesta di offerte per il catering è stata formulata in questo caso dalla Furrer Events (Canton Lucerna), ditta incaricata da Alptransit di coordinare i festeggiamenti.
Festeggiamenti di sabato e domenica, 4 e 5 giugno, per la popolazione (attese circa 30'000 persone). Luogo: Pollegio. Committente: Ferrovie federali. Azienda selezionata (modalità non note, ma nessuna azienda ticinese risulta essere stata invitata a concorrere): Galfri Ag, Canton Lucerna.
Nota importante: in quest’ultimo caso, sponsor dell’evento è la Coop, che legittimamente ha vincolato la fornitura dei generi alimentari alla sua associata Prodega. Ma da informazioni raccolte da liberatv il catering sarebbe stato deliberato direttamente dalle Ferrovie.
Quindi? Quindi Lucerna batte Ticino 4 a 0. E dove ha sede Alptransit? A Lucerna! Ma guarda un po’ che caso: Tobler, Lucerna; Galfri, Lucerna; Furrer, Lucerna; Alptransit, Lucerna…
Il fatto è che non c’è stata partita. Perché le squadre non sono state messe in grado di giocare alla pari. Nonostante le assicurazioni sul coinvolgimento del Ticino (uno dei due cantoni in cui sbocca la galleria più lunga del mondo, terza regione linguistica della Svizzera, nonché notoriamente tra i principali produttori nazionali di specialità eno-gastronomiche), formulate l’estate scorsa da Berna a Bellinzona.
Quindi? Grüezi mitenand! Ciao a tutti! E chi si è visto si è visto! O per dirla in dialetto: ciapa su e porta a ca’…
Non c’è molto da aggiungere, ma vale la pena di annotare una disparità di trattamento grande come una casa non solo nelle scelte finali, ma già nella fase iniziale: al concorso su invito per il catering di Pollegio sono state invitate alcune aziende ticinesi, ma anche di oltre Gottardo (non sappiamo quante e quali, oltre alla Tobler). Mentre al concorso per il catering che si svolgerà in contemporanea al portale Nord sono state invitate soltanto aziende di oltre Gottardo. Le ticinesi no. Chissà come mai…
E poi l’Ufficio federale ha il coraggio di parlare di concorso equo e trasparente?
Dissentiamo totalmente dall’analisi “controcorrente” di Fabrizio Valsangiacomo che abbiamo ospitato oggi sul nostro portale: le aziende per competere in Ticino c’erano eccome. Sono aziende che hanno decenni di esperienza e hanno gestito senza alcun problema eventi paragonabili a quelli previsti in giugno.
Tre di loro si sono addirittura consorziate per essere più competitive, e sapete cosa gli ha risposto l’Ufficio federale dei trasporti? Che non davano sufficienti garanzie di esperienza essendo troppo “giovani”.
Sia chiaro: nessuno chiedeva regali o raccomandazioni. Solo buon senso, rispetto, attenzione, e soprattutto una partita ad armi pari. Al Ticino sono restate le briciole, i biscottini, gli eventi di “pausa caffè”. C’è anche da chiedersi a cosa sia servito avere una delegata della Cancelleria dello Stato nel gruppo di lavoro nazionale incaricato di organizzare i festeggiamenti del 1° giugno…
Ora attendiamo che il Consiglio di Stato si esprima sul caso. E che abbia il coraggio di alzare la voce.