La Procura torna con un comunicato bis sul caso delle presunte molestie bacchettando nuovamente la radiotelevisione pubblica: "Per adesso dall'inchiesta non sono emersi elementi chiari di reato penale"
LUGANO - Presunta aggressione: comunicato bis del Ministero Pubblico con un nuovo attaccato alla RSI, qualche dettaglio in più ma ancora nessuna chiarezza su quanto accaduto su quel TILO sabato sera.
In merito ai fatti che sarebbero avvenuti sabato sera su un treno diretto da Chiasso a Lugano, scrive la Procura in una nota, il Ministero Pubblico comunica che non vi è mai stata un'aggressione di gruppo ai danni di una donna. Solo un uomo è stato fermato, ma nei suoi riguardi non sono stati ravvisati gli estremi per chiederne l'arresto preventivo al Giudice per i provvedimenti coercitivi. Infatti, non sono emersi per adesso dall'inchiesta, subito aperta, elementi chiari ed inequivocabili di reato penale a sfondo sessuale a suo carico. Il quadro generale psico-fisico delle persone coinvolte (abuso di alcool) ha reso difficile la ricostruzione dei fatti.
"Va detto che la notizia sull'accaduto così come è stata data dalla RSI in prima istanza - scrive ancora il Ministero Pubblico -non è stata verificata presso le uniche fonti autorizzate (Ministero Pubblico e Polizia cantonale); lo stesso vale, in modo accertato, per la Polizia ferroviaria. Su questa indagine, non ancora conclusa e condotta dal Sostituto Procuratore Generale Antonio Perugini, non saranno date per ora ulteriori informazioni".
Aggiungiamo infine che, nel pomeriggio, la RSI ha fatto filtrare la sua versione confermando parola per parola quanto mandato in onda nel servizio "incriminato".
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