CRONACA
È morto Michael Cimino. Ha segnato la storia del cinema con "Il cacciatore". Dalla mitica scena della roulette russa interpretata da De Niro al flop de "I cancelli del cielo". Un anno fa salì sul palco di Piazza Grande
Il film, capolavoro visionario sulla guerra del Vietnam, ottenne nove nomination agli Oscar e conquistò cinque statuette. Ma restò l'unico successo del regista premiato l'anno scorso a Locarno
CRONACA

I volti e i personaggi del 68° Festival di Locarno, da Cimino a Garcia, da Norton a Bellocchio... E il Pardo d'oro ruggisce in coreano

15 AGOSTO 2015
CRONACA

I volti e i personaggi del 68° Festival di Locarno, da Cimino a Garcia, da Norton a Bellocchio... E il Pardo d'oro ruggisce in coreano

15 AGOSTO 2015
L’anno scorso, di questi tempi, era salito sul palco del Festival di Locarno per ricevere il Pardo alla carriera. Michael Cimino è morto all’età di 77 anni. La notizia è stata annunciata dal direttore del Festival di Cannes Thierry Fremaux. Regista e personaggio controverso, Cimino ha firmato un film che ha segnato la storia del cinema: Il cacciatore, con Robert De Niro. Mitiche e indimenticabili le scene della caccia al cervo e della roulette russa in una baracca sul Mekong… Un film visionario che insieme ad Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, con Marlon Brando nei panni del colonnello Kurtz, resta la testimonianza cinematografica più bella sugli orrori della guerra del Vietnam.

Cimino è stato uno dei simboli della New Hollywood e del cinema americano degli anni Settanta e la sua carriera è stata caratterizzata da rapporti turbolenti con le major e con i produttori.

Nacque a New York il 3 febbraio del 1939. Il suo cognome deriva da Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo, da dove i nonni emigrarono per gli Stati Uniti a fine dell'Ottocento.  Nel 1973 con John Milius scrisse Una 44 magnum per l'ispettore Callaghan. Il suo primo film uscì l’anno dopo: Una calibro 20 per lo specialista, con Clint Eastwood.

Fu il suo trampolino di lancio e nel ’76 iniziò a girare Il cacciatore. Il cast è formato da giovani attori, alcuni dei quali destinati a diventare star: Robert De Niro, Meryl Streep, Christopher Walken, John Savage. Le scene del Vietnam vengono girate in Birmania, Bangkok diventa Saigon, mentre le cascate del Niagara fanno da sfondo alle scene di caccia. Il film viene presentato al Festival di Berlino: è costato 15 milioni di dollari e ne incassa 50 solo negli Stati Uniti. Il film ottiene nove nomination agli Oscar e conquista cinque statuette fra cui quelle per il miglior film e la miglior regia.

Il 1980 è l'anno del grande flop: I cancelli del cielo, un western colossal che racconta una contesa fra proprietari terrieri e immigrati europei nel Wyoming di fine Ottocento. Il progetto è troppo ambizioso, i costi esplodono fino a diventare il quadruplo del budget iniziale. Iniziano a circolare voci sul carattere di Cimino: dispotico, prepotente, affetto da deliri di onnipotenza. Le perdite provocate dal film contribuiranno al fallimento della United Artist.

La sua carriera si interrompe e le major assumeranno da allora un controllo ferreo sulla costruzione e il finanziamento di ogni film. Finisce così l’avventura della New Hollywood.

Cimino torna dietro alla macchina da presa cinque anni dopo, quando nel 1984 Dino De Laurentiis gli affida L'anno del dragone, con Mickey Rourke. Ma anche questo film è un flop. Dopo altre tre pellicole minori, Cimino scompare dalla circolazione e si isola.

Su di lui si rincorrono voci di ogni genere, soprattutto sulla trasformazione del suo aspetto: si diceva che si fosse sottoposto a un'operazione per cambiare sesso. In un'intervista a Vanity Fair disse di aver subito un piccolo intervento per sistemare una mascella "non perfettamente allineata e una bocca troppo piccola", ma negò di aver subito interventi agli zigomi.

Nell’agosto dell’anno scorso, durante la conferenza stampa a Locarno, ha detto: "Mi hanno chiamato in ogni modo: omofobo, fascista, marxista, razzista. Non me ne frega niente. Non ho alcuna reazione, non leggo le recensioni, né le migliori né le peggiori. Potete chiamarmi come volete. E l’uomo che ha distrutto I cancelli del cielo è morto, mentre io sono ancora qui".

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