"Io, musulmano a Manchester...". Paul Pogba sul terrorismo: "Non possiamo lasciarli vincere e smettere di vivere. Uccidere un altro essere umano è qualcosa di folle e non ha nulla a che fare con la religione, questo non è l'Islam"
L'ex giocatore della Juve si racconta sulle pagine di 'Esquire' in una lunga intervista che spazia dal calcio alle questioni personali. Come la perdita del padre Fassou a meno di due settimane dalla finale di Europa League contro l'Ajax, vinta dallo United: "La vita dev'essere goduta fino in fondo, perché in un attimo cambia tutto e non ci sei più"
MANCHESTER - I suoi film preferiti sono - nell'ordine - Pulp Fiction, Il Gladiatore e Scarface e non gli dispiacerebbe affatto provare a recitare "per diventare il nuovo Denzel Washington", ma per il momento l'ex juventino Paul Pogba è tutto concentrato sul calcio. Tanto da ammettere di non avere tempo per una ragazza fissa ("la mia mamma è la mia ragazza, anche se spero un giorno di avere dei figli e una moglie, quando sarà il momento giusto e troverò la donna giusta").
Pogba si è raccontato sulle pagine di Esquire di luglio in una lunga intervista che spazia dal calcio alle questioni personali. Come la perdita del padre Fassou a meno di due settimane dalla finale di Europa League contro l'Ajax, vinta dallo United, che gli è servita per capire "che la vita dev'essere goduta fino in fondo, perché in un attimo cambia tutto e non ci sei più. Mio papà era un uomo molto forte, pure molto testardo, ma era anche molto buono, divertente e intelligente, è stato un ottimo padre e io sono orgoglioso di essere suo figlio".
La finale di Stoccolma è legata anche ad un altro fatto tragico, ovvero l'attentato terroristico alla Manchester Arena del 22 maggio scorso che ha ucciso 22 persone: un atto che ha profondamente scosso il 24enne francese, che è di fede musulmana. "È un momento davvero difficile (per un musulmano che vive a Manchester, ndr), ma non possiamo arrenderci, non possiamo lasciarli vincere e smettere di vivere. Uccidere un altro essere umano è qualcosa di folle e non ha nulla a che fare con la religione, questo non è l'Islam e lo sanno tutti, non solo io".