Già nei primi giorni del crac, quando Darwin aveva chiesto e ottenuto una moratoria concordataria dalla Pretura, il Consiglio d’Amministrazione di Lugano Airport, completamente spiazzato dalla notizia, aveva valutato l’ipotesi di una segnalazione in Procura. Ora il Ministero ha deciso di muoversi autonomamente
Già nei primi giorni del crac, quando Darwin aveva chiesto e ottenuto una moratoria concordataria dalla Pretura, il Consiglio d’Amministrazione di Lugano Airport, completamente spiazzato dalla notizia, aveva valutato l’ipotesi di una segnalazione in Procura. Troppo grandi i sospetti di una speculazione, essendo la compagnia di proprietà di un fondo d’investimento, il 4K. Sospetti alimentati da una completa incoerenza tra le dichiarazioni d’intenti dei nuovo proprietari, che avevano promesso grandi investimenti sull’aeroporto di Lugano al momento del loro approdo in Città la scorsa estate, e l’improvviso fallimento.
Della segnalazione, alla fine, non c’è stato bisogno. Il Ministero, dopo il fallimento decretato dal Pretore, ha deciso di muoversi autonomamente. Una decisione che, sicuramente troverà il consenso della Città, che, per bocca del sindaco Marco Borradori, aveva auspicato che venisse fatta massima chiarezza sul fallimento di Darwin che ha portato al licenziamento di 250 persone.
Il Procuratore Balerna indagherà ora per capire se sono stati commessi o meno dei reati fallimentari.