CRONACA
Gordola e la cappella abbattuta, il PPD interroga il Municipio e fa dieci domande affinché venga fatta luce su questa "triste vicenda"
"ll nostro Gruppo auspica e sollecita quindi l'esecutivo affinchè nulla venga tralasciato e venga fatta piena luce sul caso e faccia in modo che in futuro tali scempi non vengano più ad accadere a tutela del patrimonio artistico locale ma soprattutto a tutela dei diritti dei propri cittadini"
di Giovanni Comotti*

 

Con la presente, avvalendomi delle facoltà concesse dalla LOC, art. 66 LOC, e dal Regolamento comunale, mi permetto, a nome del Gruppo PPD, di interpellare il Municipio sul seguente tema.

 

All'uscita del Comune di Gordola, sul confine con Tenero faceva, da secoli, bella mostra di sé una cappelletta votiva situata ai piedi della collina cui la popolazione di Gordola, credente o no, si era affezionata; quasi una presenza famigliare e rassicurante.

 

Purtroppo, per far posto ad una residenza abitativa, una ruspa senza riguardo ha distrutto questa testimonianza ultra-centenaria in pochi colpi lasciando tutta la popolazione di Gordola sgomenta e giustamente adirata.

 

Ora, dopo conferme e sementite - più o meno ufficiali - siamo a chiedervi quanto segue:

 

1. Secondo l'ufficio dei Beni culturali, nella sua presa di posizione del 03.03.2018 su la Regione, parla di uno "specifico inventario per una tutela formale" che il Comune di Gordola dovrebbe avere in ottemperanza all'articolo 34 delle Norme di applicazione del Piano regolatore a protezione delle cappelle del territorio comunale. Esiste tale inventario ? Se sì, la cappella era menzionata nello stesso ?

 

2. Vi risulta sia stato sentito l'ufficio dei Beni culturali per un suo parere prima dell'approvazione della domanda di costruzione, come prevede la normale prassi ? Se NO, perché ?

 

3. Cosa prevedeva esattamente la licenza edilizia per mantenere e conservare la cappelletta durante i lavori di edificazione del nuovo complesso residenziale ? L'Ufficio Tecnico non poteva avere "un occhio di riguardo" vista la particolarità del caso?

 

4. Visto che operazioni di spostamento simili sono già state eseguite in passato a livello Cantonale, quali erano i dettagli per uno spostamento in sicurezza della cappella forniti all'ufficio tecnico dall'impresa - come prassi prevede ? Se non sono stati forniti, come mai ? 


 

5. Cosa si è realmente salvato? 


 

6. Quali ragioni ha dato l'impresa per giustificare il suo sciagurato modo di operare, a fronte anche di un filmato che chiaramente illustra la volontà - e non la fatalità - di distruggere la cappelleta ? 


 

7.  Cosa verrà fatto per ripristinare il maltolto? E dove? 


 

8.  Quali conseguenze vi saranno per l'lmpresa o la Direzione Lavori? 
 9. Com'è possibile che l'Ufficio Tecnico prima di uscire con certe affermazioni pubblicate sui media (carta stampata/online) e poi rettificate, non abbia prima verificato?

 

10. Si poteva evitare quanto accaduto, ad esempio con un Ufficio Tecnico più potenziato ?

 

Alla luce di quanto sopra resta tuttavia l'amaro in bocca per tutta questa triste vicenda che, a prescindere dalle risposte che il lodevole Municipio vorrà dare, ha privato in via definitiva la Comunità di Gordola di un monumento simbolo.

 

ll nostro Gruppo auspica e sollecita quindi l'esecutivo affinchè nulla venga tralasciato e venga fatta piena luce sul caso e faccia in modo che in futuro tali scempi non vengano più ad accadere a tutela del patrimonio artistico locale ma soprattutto a tutela dei diritti dei propri cittadini.

 

*Consigliere Comunale PPD

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