Macabra scoperta al confine tra Russia e Cina: un pescatore nota un arto umano nella neve e la polizia trova un sacco con 27 paia di mani. Ecco le ipotesi che circolano su questo giallo dell'orrore
Per ora, come riferisce il Siberian Times, il caso rimane avvolto nel mistero. Dai primi accertamenti sono state individuate le impronte digitali su una mano, mentre continuano i rilievi sugli altri arti
MOSCA - Nei pressi del villaggio di Vladimirovka, a 30 chilometri dalla Cina, nella punta est della Russia, un pescatore ha notato una mano tra la neve. Successivamente la polizia ha trovato un sacco con dentro 27 paia di arti.
Per ora, come riferisce il Siberian Times, il caso rimane avvolto nel mistero. Dai primi accertamenti sono state individuate le impronte digitali su una mano, mentre continuano i rilievi sugli altri arti. Diverse le teorie che circolano sulla stampa russa in merito alle motivazioni che si nascondono dietro il ritrovamento: le mani potrebbero essere state tagliate come punizione per dei furti, così come resta in piedi l'ipotesi che siano state recise dai cadaveri in un ospedale per poi essere vendute sul mercato nero. Accanto al sacco, infatti, sono state trovate garze e copriscarpe da ospedale. Infine si pensa anche all'ipotesi che le mani siano state sottratte per impedire l'identificazione di alcuni cadaveri.